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SULMONA – “Le azioni del pilota (ndr) sono risultate gravemente colpose per aver violato prescrizioni imposte dai regolamenti vigenti oltre che dal manuale operativo della compagnia, e quindi non imputabili in capo a coloro che rivestivano una posizione di garanzia”. Con questi motivi, il Gip Guendalina Buccella, accogliendo la stessa istanza del pm Simonetta Ciccarelli, ha posto la parola fine sulla dibattuta vicenda giudiziaria (sulla quale e’ stata discussa l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dai familiari delle vittime, rappresentate dagli avvocati Gennaro Lettieri ed Amedeo Ciuffetelli) dello schianto dell’elicottero del 118 avvenuto su un costone di Monte Cefalone a Campo Felice il 24 gennaio dello scorso anno. Schianto in cui è morto anche Valter Bucci, medico rianimatore del 118, il cardiologo aquilano ma sulmonese di adozione. Bucci aveva 57 anni in quella terribile giornata e operava all’Aquila ma le sue radici sono di Sulmona dove ha trascorso infanzia e adolescenza fino all’età di 18 anni. In tanti lo ricordano come un ottimo compagno di scuola e amico di vita prima di cominciare la sua brillante carriera che si è chiusa prematuramente con quel tragico incidente. Secondo il Gip che si e’ basato sulle valutazioni di diversi tecnici, primo tra tutti Stefano Benassi esperto mondiale di elicotteri e per questo consulente di spicco sui disastri aerei in Italia, la tragedia e’ da addebitarsi al solo pilota che non sarebbe dovuto ripartire da Campo Felice dopo atterraggio o comunque avrebbe dovuto interrompere il volo e tornare alla base. Sul volo radio assistito, lo stesso non poteva essere comunque utilizzato.

Andrea D’Aurelio

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