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SULMONA – Affidati gli incarichi per la progettazione definitiva-esecutiva volta alla riqualificazione dell’Eremo di S. Onofrio e per l’ex campo di prigionia 78 di Fonte d’Amore. E’ un passo in avanti verso il riassetto di due aree strategiche per il turismo e l’economia della zona ma che restano in balia del degrado e dei vandali. Il riferimento è all’Eremo di S. Onofrio che è stato oggetto di numerosi atti d’inciviltà che rischiano di porre un problema di conservazione del bene. In attesa del nulla osta da parte della Regione, visto che l’area è gravata da uso civico, con determina dirigenziale numero 551 di ieri 5 settembre, è stato affidato il servizio per “Progettazione definitiva/esecutiva per la Riqualificazione dell’Area Celestiniana di S. Onofrio” per un importo di 17798,31. Insomma ci voleva l’ennesimo appello dell’associazione Celestiniana, arrivato dopo il furto di 7 mila euro perpetrato ai danni della cucina dello Chalet, per rimettere in moto la parte procedurale. Ci sono 600 mila euro da spendere come concordato tra Comune, Mibact e Regione. Come si intende intervenire in quell’area? Tra l’elenco delle cose da fare è previsto un intervento di messa in sicurezza e adeguamento del sentiero di accesso all’Eremo, consistente nella sistemazione del fondo del sentiero, rifacimento di passamano e staccionate nei punti più impervi, sistemazione di punti di illuminazione a pannelli solari per la fruizione serale, realizzazione di una rete di sensori per il monitoraggio dei movimenti del terreno a fini di prevenzione dei rischi, creazione e di una piccola vasca di raccolta acque per la fornitura idrica dell’eremo con opere idrauliche.  E con determina dirigenziale numero 52 è stato affidato l’incarico per la “progettazione definitiva/esecutiva per il Ripristino e la Rifunzionalizzazione del Parco della memoria “Campo 78” per un importo totale di 12.600, 58 euro per valorizzare un altro luogo strategico che inserito nell’area celestiniana può produrre capitale. Si spera che ora il prosieguo dell’iter sia abbastanza spedito. Ne vale l’indotto del territorio.

Andrea D’Aurelio

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