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SULMONA – Quattromila esami di laboratorio sono stati spostati dall’ospedale di Sulmona a quello di Avezzano, per una mammografia ci vuole oltre un anno di attesa mentre una Tac all’addome completo senza e con contrasto è prevista non prima di marzo 2018. Questa volta la lista dei disagi del nosocomio dell’Annunziata arriva dalla Fp Cgil della Provincia dell’Aquila che denuncia l’assordante silenzio dei vertici della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila e della Regione. “Il silenzio dei vertici della Asl da una parte e della politica regionale dall’altra è a dir poco assordante. Infatti, nonostante le continue denunce e sollecitazioni sul delicato tema della sanità e sui problemi che quotidianamente vengono vissuti ed affrontati da ogni singolo operatore e da ogni singolo utente, nulla è pervenuto in merito. “Le preoccupazioni rappresentate oramai da mesi stanno trovando, purtroppo, conferma in questi giorni. Infatti, si riscontra ad oggi una effettiva riduzione dei servizi sanitari con tutte le conseguenze negative che tali riduzioni comportano nei confronti dei cittadini utenti del servizio sanitario pubblico”. La Fp Cgil fa riferimento anche al piano delle assunzioni ma anche ai diritti maturati dai lavoratori Asl che devono ancora usufruire delle ferie degli anni precedenti e del pagamento per il lavoro straordinario svolto nei mesi di novembre e dicembre 2016. Il sindacato chiude con un allarme: “nell’attuale situazione di sofferenza sociale ed economica dell’intero territorio della provincia dell’Aquila le condizioni di criticità sin d’ora descritte rischiano di ricadere esclusivamente sulle fasce più deboli della popolazione che in molti casi rinunciano alle prestazioni sanitarie, in altri, non potendoci rinunciare per gravità, si rivolgono altrove anche e non ultimo a strutture fuori regione”.

Andrea D’Aurelio

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