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SULMONA – Che sia un’estate calda è sotto gli occhi di tutti ma alla Magneti Marelli di Sulmona le temperature, che hanno raggiunto picchi 36 gradi costringendo i lavoratori a una vera e propria odissea, sono diventate davvero insopportabili. Tutto è partito dagli impianti di refrigerazione dopo i guasti che si sono registrati in alcuni reparti, ma tutto sta rientrando nella normalità. In particolare nel comparto Ute D, nei pressi del cataforesi (il macchinario per la verniciatura anti corrosione delle componenti in acciaio e ferro) e della serra.
Ora sono in corso i lavori per abbassare la temperatura lungo le linee di produzione, dopo il malcontento espresso dalla Fiom Cgil della Provincia dell’Aquila e dagli stessi dipendenti. In settimana saranno montate infatti quattro pale di ventilazione nella serra, mentre in alcune zone (cataforesi) verranno posizionate delle tendine ignifughe sulle finestre per evitare l’ingresso del sole nelle ore pomeridiane. Più volte i sindacalisti hanno fatto notare i serrati ritmi produttivi dello stabilimento sulla Statale 17, che resta il più grosso del territorio coi suoi 636 dipendenti. Nei giorni scorsi si sono registrati anche due infortuni ma se l’azienda porta a temine i lavori annunciati potrebbe tornare, da un momento all’altro, il sereno.

Andrea D’Aurelio

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