banner
banner

SULMONA – Le condizioni dell’ex ferroviere 61 enne restano gravi mentre le indagini condotte dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, vanno avanti ad ampio raggio per far luce su un episodio che conferma ancora molti lati oscuri e che la Polizia, man mano, sta cercando di analizzare. Tutto è cominciato dalla quella sera dell’8 febbraio quando la figlia dell’ex macchinista di Trenitalia è rientrata a casa e ha ritrovato il padre, riverso a terra, e privo di sensi. Con tanto di sangue sul pavimento. Da lì la corsa all’ospedale di Sulmona dove il 61 enne è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione e lotta per continuare a vivere. Respira con l’aiuto delle macchine. L’ipotesi di una caduta accidentale sta lasciando spazio a una possibile aggressione, a giudicare dalle gravi condizioni in cui versa l’uomo, ridotto in fin di vita. Ecco perché le indagini degli uomini dell’Anticrimine non escludono nessuna ipotesi. Si sta indagando in queste ore intorno alla vita del 61 enne, dentro la famiglia visto che l’episodio è avvenuto in casa, ma anche fuori tra gli amici e i conoscenti. La Polizia ha effettuato prima i rilievi di rito per raccogliere tutti gli elementi utili ai fini dell’attività investigativa e poi è tornata a casa dell’ex ferroviere per un sopralluogo più accurato. E’ ancora presto per formulare qualsiasi capo d’imputazione. Non sarà facile per gli uomini dell’Anticrimine venire a capo di una vicenda delicata. Ancora tutta da ricostruire.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento