banner
banner

SULMONA -Una sentenza di non luogo a procedere e due rinvii a giudizio. È questo l’esito dell’udienza preliminare che è stata celebrata oggi davanti al Gup del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, per il caso della rapina all’ex gioielliere di Pacentro. Il Gup ha rinviato a giudizio G. S. e M. R. mentre ha prosciolto Federico Rubino,  parente della vittima, che era accusato di aver recitato il ruolo di basista nella rapina.  Ma Rubino, per il giudice Sodani, il fatto non lo ha commesso. Tutto comincia quella sera del 12 ottobre 2017. Stando al quadro accusatorio, G.S. e M.R. avrebbero fatto irruzione, incappucciati e armati di una pistola, in un negozio di elettrodomestici a Pacentro, di un ex gioielliere. A quel punto i due avrebbero minacciato il titolare intimandogli di aprire la cassaforte, facendosi consegnare diversi gioielli in oro, per un valore di circa 6000 euro. I due si sono dati alla fuga a bordo di un’Alfa Romeo. L’auto utilizzata per la fuga è stata rinvenuta, in un secondo momento, in un garage del posto. I due dovranno comparire davanti al giudice ordinario il prossimo 28 gennaio per la prima udienza del processo mentre Federico Rubino è stato prosciolto per non aver commesso il fatto. Il Gup ha accolto le memorie difensive depositate dall’avvocato, Alberto Paolini. Rubino da tempo non aveva rapporti con il suo familiare rapinato né poteva conoscere il luogo dove è avvenuta la rapina e, di conseguenza, non poteva nemmeno indicare agli altri due dove era collocata la cassaforte e cosa c’era all’interno. Per il giovane originario di Pacentro finisce un incubo.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento