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SULMONA – Ferisce un connazionale con un cacciavite nel corso di una lite furibonda. Per un nigeriano di 27 anni si aprono le porte del carcere di via Lamaccio. La lite fra due richiedenti asilo è avvenuta ieri sera alle 22 circa nella struttura di Corso Ovidio dell’Ipab Casa Santa dell’Annunziata. Ad allertare la Polizia di Sulmona, intervenuta immediatamente sul posto con gli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato assieme all’ispettore superiore Daniele L’Erario, è stato un dipendente. Gli inquirenti, una volta arrivati nella struttura, hanno constatato la presenza di un ventiquattrenne di nazionalità nigeriana, riverso a terra con una ferita alla schiena, che sembrava prodotta da un’arma da punta. Il giovane è stato immediatamente trasportato in ospedale con un’ambulanza, dove, riscontrata la perforazione di un polmone e la frattura di una scapola, è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Attualmente è ricoverato presso il reparto di chirurgia dell’ospedale di Sulmona, con una prognosi di 30 giorni. Il collaboratore della struttura, che aveva chiesto l’intervento della Polizia, pur riferendo al personale del Commissariato, giunto nel frattempo in ausilio della volante, di non aver assistito alla lite, ha indicato come probabile responsabile un nigeriano di 27 anni, ospite della struttura, che presentava evidenti ecchimosi sul volto. Il sospettato è stato sottoposto a perquisizione personale, estesa anche alla sua camera da letto dove, all’interno di un cassetto del comodino, è stato trovato e sequestrato un cacciavite della stessa dimensione del foro presente sulla maglietta della vittima e compatibile con il tipo di lesione riportata. Al fine di ricostruire i fatti, la Polizia ha ascoltato due ospiti della struttura presenti al momento della lite , i quali hanno riferito che i due giovani dividevano la stessa stanza e avevano discusso per futili motivi venendo alle mani. Quando in effetti lite sembrava cessata, l’aggressore si sarebbe allontanato per qualche secondo dalla stanza, rientrando poco dopo e colpendo alle spalle la vittima. Poi la corsa in bagno dove ha portato l’arma utilizzata. La versione fornita dai due testimoni è stata confermata dalle tracce di sangue trovate dalla Polizia Scientifica sulla scena del crimine. Il giovane nigeriano è stato arrestato e- come ha spiegato a Onda Tg il Presidente della Casa Santa dell’Annunziata Dario Recubini- il 27 enne è stato segnalato alla Prefettura. Con molta probabilità la procedura d’ufficio richiede in questi casi l’espulsione.

Andrea D’Aurelio

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