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SULMONA – Si sarebbe prima appostato dietro una coppia di anziani che stava prelevando al bancomat per poi qualificarsi, davanti agli agenti del Commissariato di Sulmona, come un uomo appartenente alle forze dell’ordine. Per il reato di sostituzione di persona un 36 enne del posto, M.C., è finito l’altro giorno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini. A “smascherarlo”, il 28 giugno 2018 lungo il centro storico della città di Sulmona, sono stati tre allievi che stavano frequentando il corso di Polizia Penitenziaria nella scuola di Fonte D’Amore. I tre, che nei giorni scorsi hanno sfilato davanti al giudice come testi nella prima udienza del processo, hanno raccontato di aver notato un uomo che bazzicava dietro una coppia di anziani, mentre gli ignari vecchietti, stavano effettuando un prelievo al bancomat. Gli agenti insospettiti hanno fermato prima i malcapitati per verificare se conoscevano l’individuo. I due avrebbero riferito che poteva trattarsi di un amico del nipote. Poi si sono avvicinati al sulmonese, qualificandosi, e chiedendo di esibire i documenti che non aveva con sè. Il 36 enne, attraverso un escamotage, ha dichiarato di appartenere alla Polizia di Stato. I “colleghi” a quel punto hanno richiesto il tesserino al finto poliziotto. L’uomo, non avendo nulla da esibire, si è allontanato. E’ stato quindi richiesto l’ausilio di una volante del Commissariato di Sulmona. I successivi accertamenti effettuati dagli uomini della Squadra Anticrimine hanno permesso di identificare il sulmonese che è stato deferito all’autorità giudiziaria. In quel frangente il 36 enne, oltre ad insospettire i tre agenti di Polizia Penitenziaria, non avrebbe nè infastidito la coppia di anziani e nè compiuto atti da ledere alla pubblica incolumità. Ma solo per il fatto di essersi spacciato per poliziotto è finito sotto processo. Quella “pensata” gli è costata un’imputazione per sostituzione di persona. Nella prossima udienza del 21 settembre sfilerà davanti al giudice l’ispettore delll’Anticrimine, Roberto Pizzoferrato.

Andrea D’Aurelio

(Foto repertorio)

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