banner
banner
All-focus

SULMONA – I tempi di attesa oscillano dalle cinque alle sei ore. Se tutto va bene. All’indomani della notizia battuta da Onda Tg sul boom di accessi in pronto soccorso per l’influenza stagionale, torna al centro dell’attenzione la carenza di organico nel reparto, che costringe gli utenti ad aspettare ore prima di essere presi in carico dal personale operante. D’altronde nessuno ha la bacchetta magica e la forza lavoro è quella che è. Medici e infermieri gettano il cuore oltre l’ostacolo e si fanno in quattro per far fronte a tutte le esigenze e le emergenze, nonostante la carenza di personale che inevitabilmente si fa sentire. In pianta organica mancano sei medici all’appello e altrettanti infermieri. Va anche ricordato che l’azienda sanitaria ha nominato nei mesi scorsi il responsabile pro tempore ma non ha ancora attivato le procedure per reclutare il Direttore del pronto soccorso. Una situazione imbarazzante che sta diventando cronica, a tutto svantaggio degli utenti, che devono armarsi di pazienza. L’altro giorno, ad esempio, una donna è entrata alle nove del mattino ed è stata presa in carico solo alle 17. Non aveva un codice rosso evidentemente ma i tempi di attesa sono comunque lunghi. Se è vero come è vero che il personale, medici in primis, riescono a gestire tutte le emergenze senza lasciare nulla al caso, si rende ormai urgente e necessario un intervento della Asl perché servono più unità. I disagi per la carenza di organico non possono ricadere sulle spalle di medici e infermieri, gli “angeli” del pronto soccorso, che il più delle volte salvano vite umane restando dietro le quinte senza balzare alle cronache.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento