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SULMONA – Si è presentato in un locale di piazza Garibaldi come funzionario dell’Enel per stipulare un contratto all’insaputa dell’utente ma alla fine è stato costretto a dileguarsi. Un colpo fallito la scorsa settimana nel bar Caprice. A smascherare il malvivente è stato il gestore del locale Marco Lucente. Erano circa le 12 quando un uomo, qualificandosi come operatore dell’Enel è entrato nel locale chiedendo del titolare per presentare un presunto rimborso di euro 127. La somma sarebbe stata erogata se l’utente, in questo caso il gestore del bar, avesse esibito il codice pod. Una tattica che solitamente viene utilizzata dai malviventi per stipulare in seguito dei contratti all’insaputa dei malcapitati clienti. Lucente però non è caduto nella trappola e ha chiesto all’uomo di esibire il tesserino. “Mi sono accorto in quel momento che non era un operatore dell’Enel ma un agente assicurativo e ho chiesto alla Guardia di Finanza, contatta telefonicamente, di verificare immediatamente i dati”- racconta l’esercente a Onda Tg. Mentre Lucente manifestava resistenza, sollecitando alle forze dell’ordine tutti i controlli del caso, il malvivente è diventato irascibile. A quel punto è partita la chiamata al 112, mossa suggerita a Lucente dalle Fiamme Gialle. Per paura di essere scoperto l’uomo ha abbandonato in fretta e in furia il locale e si è dato alla fuga. Una scena che si è manifestata in pieno giorno e sotto gli occhi di non poche persone che in quel momento erano nel bar di piazza Garibaldi.

Andrea D’Aurelio

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