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SULMONA – “20 anni di precariato. Il nostro è un grido di aiuto. Cancellare i servizi è facile, ma più si cancella e più si consuma l’anima”. E’ quanto riportato in uno dei tanti cartelli di protesta dei lavoratori precari del Comune che si sono dati appuntamento alle 14 in punto davanti Palazzo San Francesco per protestare contro le lungaggini burocratiche e i tempi incerti dell’affidamento dei servizi comunali. Un lungo serpentone di persone e manifesti, fischi ininterrotti che hanno destato l’attenzione anche di esercenti della zona e passanti. I lavoratori, che non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, hanno chiamato in causa il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, scesa dopo circa trenta minuti per incontrare i manifestanti. “E’ pronta la determina per il servizio di sorveglianza, questa è la notizia che vi posso dare oggi”- ha esordito il primo cittadino- spiegando che “ si stanno mettendo a gara una serie di servizi”. “Ci stiamo preoccupando dei lavoratori e abbiamo inserito una clausola di salvaguardia per tutelare coloro che da venti anni hanno lavorato per il Comune su un servizio, a prescindere da chi si aggiudica la gara”- aggiunge il primo cittadino. Antony Pasqualone della Cgil, Nicola Cieri della Uil, Luigi Antonetti della Cgil e Claudio Incorvati della Cisl spingono il piede sull’acceleratore chiedendo al sindaco “oltre alla clausola sociale di definire i tempi per tutelare maggiormente i lavoratori ma anche i singoli servizi che oggi sono ridotti o sospesi a seconda della fattispecie con un conseguente danno per gli utenti”. Arrivano alla spicciolata anche i consiglieri comunali di maggioranza Andrea Ramunno, Deborah D’Amico, Fabio Pingue, il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio, l’assessore ai lavori pubblici Mario Sinibaldi e dall’altra parte Elisabetta Bianchi e Maurizio Balassone. “Riteniamo assolutamente inadeguata questa politica amministrativa che tiene in ostaggio la funzionalità dell’erogazione dei servizi comunali”- interviene il capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi- ricordando che la riunione dei capigruppo è stata convocata solo due volte per affrontare la problematica. “Ho fatto altre due richieste per iscritto”- precisa la consigliera Roberta Salvati che invita a non trascurare la situazione dei lavoratori del verde pubblico e della addette alla pulizia del Tribunale che- dice- “devono continuare a lavorare per il Comune”. I lavoratori restano in attesa e chiedono certezze. Prossimo appuntamento mercoledì in Comune con l’assemblea pubblica, alla presenza dei sindacati.

Andrea D’Aurelio

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