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SULMONA – Terza chiamata del Comune di Sulmona al governo per l’insediamento del comitato delle celebrazioni ovidiane e per la richiesta di proroga alla legge approvata a dicembre 2017. “Il Governo deve salvare i fondi e dare seguito alla Legge per il Bimillenario ovidiano approvata a fine dicembre 2017”- ha fatto sapere il sindaco Annamaria Casini- spiegando di aver “sollecitato nuovamente il Governo affinche’ sia costituito al piu’ presto il Comitato Promotore e, contestualmente, sia concessa una proroga in termini di attuazione della norma. Sulmona e il territorio non possono permettersi che vengano persi i 700 mila euro destinati al Bimillenario, necessari per completare un programma di iniziative e interventi i cui effetti dovranno avere a lungo ricaduta sul territorio”. La Casini ha quindi inviato una lettera al ministro Alberto Bonisoli, al sottosegretario Gianluca Vacca e alla senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, affinche’ si facciano parte attiva a favore del territorio con azioni concrete. “Questa amministrazione e’ stata sempre in contatto con il Mibact durante tutto il periodo dell’iter legislativo, continuando a sollecitare in passato la costituzione del Comitato Promotore, con diverse note inviate a gennaio e ad aprile scorsi al Ministero, quale unico soggetto titolato a programmare e impegnare le risorse. Ma nulla e’ stato fatto finora per dare seguito a quanto prescritto dalla Legge e da me sollecitato”- aggiunge il sindaco. Ma se i fondi del Bimillenario sono sempre a rischio, in molti hanno dimenticato i famosi 100 mila euro che si sarebbero andati ad aggiungere ai 700 mila stanziati dal Parlamento per due annualità e ai 100 mila erogati dalla Regione, grazie al consigliere regionale Andrea Gerosolimo. Gli altri 100 mila che mancano all’appello fanno riferimento al riconoscimento di evento di interesse nazionale, ottenuto dall’amministrazione Ranalli il 18 dicembre 2015, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un riconoscimento alla fine che non ha avuto seguito dal momento che l’iter non è stato portato avanti dagli attuali amministratori. Ma per imprenditori e per le istituzioni ora conta raggiungere l’obiettivo. Il governo frena sulla proroga ma concede un incontro che si terrà nel pomeriggio, a Roma, alle ore 15.30.

Andrea D’Aurelio

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