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SULMONA – Forni durante l’estate e mini frigoriferi nel corso della stagione fredda e delle piogge. Vanno avanti i disagi nella sede dell’ex Omni di via Silvestro Di Giacomo che ospita il giudice di pace. Gli operatori della giustizia continuano a denunciare i disagi di una sede già balzata alle cronache per i problemi strutturali ma, nonostante gli annunci e le promesse, le problematiche non sembrano affatto risolte. L’altro giorno, nel corso delle udienze civili e penali del venerdì, utenti e addetti ai lavori hanno mostrato segni di disagio e sono rimasti con sciarpe e cappotti a discutere le cause. Criticità che ormai sono diventate pane quotidiano per gli operatori ma lavorare in condizioni poco agevoli non è il massimo. Il problema si presentò già a novembre 2017 quando il Tribunale concesse l’aula dell’ultimo piano del Palazzo di Giustizia per le udienze del giudice di pace. La sede dell’ex Omni infatti non è stata mai così praticabile per una serie di criticità: tetto assente, infissi che non reggono, temperature rigide o bollenti, finestre che si aprono alle prime folate di vento. Un trasferimento definitivo, almeno nelle more dei lavori da eseguire in via Di Giacomo, sarebbe particolarmente gradito dagli operatori di giustizia. Il Comune di Sulmona, proprietario dell’immobile, ha stanziato 276 mila euro per l’adeguamento dello stabile. Un intervento che rientra nel piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021 ma al momento gli interventi attesi non sono ancora partiti. Si spera quindi che qualcuno ponga rimedio in modo efficace e permanente a una situazione che, anche a detta degli utenti, rasenta il paradosso.

Andrea D’Aurelio

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