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COCULLO – Misure di sicurezza rispettate al massimo come impongono le nuove normative, i serpenti che ormai diventano amici dei visitatori, la folla che ha assiepato la centralissima piazza del paese ma anche vicoli e strade secondarie, i serpari emozionati e i turisti provenienti quest’anno anche da Imola, Cervia e Macerata. Tappa obbligata il primo maggio a Cocullo per l’antichissimo Rito dei Serpari che si è ripetuto questa mattina come vuole la tradizione. Centodieci il numero delle catture delle serpi, dieci in meno dello scorso anno, per via delle condizioni atmosferiche che sono peggiorate nell’ultimo periodo, catturate nei giorni scorsi dai serpari nelle campagne di Cocullo. Serpenti che dopo la festa saranno liberati e rilasciati nei luoghi dove erano stati trovati. Alle undici in punto è stata officiata la Santa Messa dal vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco. Non si è fatta molta fatica quest’anno a guadagnare spazio tra la folla devota e curiosa che però non è mancata vista le migliaia di persone presenti. Alle dodici la statua di san Domenico è uscita dalla Chiesa, dopo un piccolo fuori programma legato al filo collocato all’ingresso dell’edificio di culto, e la magia si è ripetuta. “Il mio appello è quello di riaprire il Santuario di Cocullo. E’ ora di velocizzare le pratiche”- ha detto il vescovo Fusco. Mentre soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa dal sindaco Sandro Chioccio intervenuto assieme alla senatrice Gabriella Di Girolamo, al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e ai sindaci del comprensorio.

Andrea D’Aurelio

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