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POPOLI – Fra preghiera, applausi e fiumi di lacrime la comunità di Popoli riabbraccia il santo Nunzio Sulprizio. In città sono arrivate questo pomeriggio le spoglie del santo, fresco di canonizzazione, che stanno facendo il giro dell’Italia. Ma per Popoli si tratta di un giorno storico. “Evviva San Nunzio Sulprizio” gridava il parroco don Luigi Ferrari che ha guidato il corteo processionale che ha preso le mosse da via Garibaldi fino ad arrivare alla Chiesa di San Francesco dove il rettore del santuario di Pescosansonesco, don Mauro Pallini, ha officiato la Santa Messa. L’urna con le spoglie del santo è arrivata in un furgone ed è stata scortata dai fedeli. E’ stata poi caricata sulle spalle degli orari di Pescosansonesco, il paese che ha dato i natali a Nunzio Sulprizio, fino alla Chiesa colma di gente. La folla è quella delle grandi occasioni. Non solo canti e preghiere ma anche cori, squillo di chiarine e rullo di tamburi e coriandoli con la scritta “Evviva San Nunzio” come a dire che la festa può cominciare. “Se c’è un messaggio che Nunzio può dare ai giovani di oggi è quello di non perdere la speranza”- ha esordito il parroco don Luigi Ferrari visibilmente commosso. In prima fila il vice sindaco di Popoli Alfredo La Capruccia e il sindaco di Pescosansonesco Nunzio Di Donato. “Non è solo il santo nostro ma da qualche settimana è il santo di tutti”- ha esordito il primo cittadino che, per ironia della sorte, porta lo stesso nome del santo. Le spoglie di Nunzio Sulprizio resteranno a Popoli per una settimana.

Andrea D’Aurelio

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