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SULMONA – Entro la fine di novembre saranno conclusi i lavori di adeguamento delle scuole per permettere l’avvio del servizio di refezione scolastica mentre il 70 per cento dei refettori è stato già adeguato. Ma i genitori nel frattempo si starebbero organizzando autonomamente per garantire un servizio alternativo al panino, laddove la legge e gli istituti scolastici lo consentano anche se i sindacati chiedono accertamenti e verifiche, fino ad annunciare un esposto all’autorità giudiziaria. E’ quanto emerso questa mattina a Palazzo San Francesco nel corso della protesta di genitori, lavoratori e sindacati che si sono dati appuntamento sotto al Comune per far sentire la loro voce, per i ritardi del servizio mensa. Circa sessanta fra dipendenti e famiglie, come era stato anticipato da Onda Tg, sono arrivati alla spicciolata a Palazzo San Francesco. Una delegazione è stata ricevuta al primo piano dal sindaco Annamaria Casini, dall’assessore comunale all’istruzione Anna Rita Di Loreto e dal Dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo. Mentre tutti gli altri hanno atteso la conclusione dell’incontro in cortile dove è andato in scena subito dopo il faccia a faccia. Non sono mancati momenti di accesa discussione. “Ci siamo dati come tempo massimo la fine novembre. Bisogna chiudere la parte tecnica che è quasi definita e poi si passerà alle autorizzazioni sanitarie e alla sigla del contratto”- ha esordito il sindaco Annamaria Casini che mette le mani avanti “l’imprevisto come sapete non si può calcolare” ma poi si scusa con genitori e i lavoratori per il disagio recato. “Speriamo questa volta di farvi una sorpresa in positivo e di chiudere con questo faticosissimo avvio del servizio mensa il prima possibile”- conclude. “Il 70 per cento dei centri di sporzionamento sono stati messi a regime e non è stato possibile avviare il servizio perché il contratto di appalto non consente un inizio frazionato”- aggiunge l’assessore Di Loreto. Mentre Luigi Antonetti Segretario della Filcams Cgil della provincia dell’Aquila e Leonardo Piccinno Segretario Generale della Fisascat Cisl hanno chiesto un aggiornamento sull’evoluzione dei lavori intorno al 20 novembre non senza chiedere lumi al Comune e, se si riscontreranno anomalie anche alla Procura, sulla fornitura dei pasti fai da te. Per i lavoratori la data da segnare sul calendario è quella del 30 novembre, giorno in cui decorreranno gli ammortizzatori sociali. “Oggi la protesta è stata pacifica ma se le cose non vanno come devono andare alzeremo il livello”- avvertono i 26 dipendenti mentre i genitori hanno ribadito le condizioni disagevoli in cui gli studenti si ritrovano a consumare i pasti. “Mangiano sul banco dove un minuto prima stavano scrivendo e disegnando”- intervengono le famiglie facendo pure notare che incontri, programmazioni e verifiche dovevano essere fatte prima dell’inizio dell’anno scolastico. Una mattinata tutt’altro che tranquilla che, si spera, produrrà i suoi frutti.

Andrea D’Aurelio

(sulla nostra pagina facebook le immagini della protesta in diretta live)

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