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RIVISONDOLI – Migliaia di turisti, provenienti anche da fuori regione, come laziali e molisani, hanno assistito alla 68^edizione del Presepe Vivente di Rivisondoli. Nella Piana di Piè Lucente si è ripetuta la magia della rappresentazione della Natività. La coltre bianca di neve che ha coperto da due giorni la Piana di Piè Lucente ha reso ancor più incantevole lo scenario del Presepe Vivente, caratterizzato anche dallo sfondo rappresentato dalle case del paese di Rivisondoli. Centinaia i figuranti della rappresentazione. Come sempre suggestivi i quadri della rievocazione del mistero della Natività, tratta dal Vangelo: dall’annuncio dell’Angelo Gabriele a Maria Vergine, proseguendo con la visita della Madonna a S.Elisabetta, fino al viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e concludendosi con la nascita del Messia e l’adorazione dei Magi alla capanna. Momenti scanditi dalla voce narrante che hanno creato un’atmosfera coinvolgente per il pubblico. Protagonisti sono stati Mariavittoria Di Battista, di Castel di Sangro, nei panni della Madonnina, Luca Acconcia, di Castelvecchio Subequo, S.Giuseppe e Leon Monaco, ultimo nato del 2018 a Rivisondoli, come da tradizione è stato Gesù Bambino. Angelica Delle Donne di Roccacinquemiglia ha interpretato l’Angelo della capanna e Agnese Sciarra, romana ma originaria di Rivisondoli, è stata la Madonna dell’Annunciazione. “Sono stato assai colpito da questa rappresentazione della Natività, resa piena di fascino per le sue movenze, per il suo raccoglimento e anche per la cornice naturale nella quale avviene” – ha commentato il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco. Soddisfatti anche il parroco di Rivisondoli, don Daniel Cardenas e il sindaco del paese, Roberto Ciampaglia. Davanti alla capanna della Natività la conclusione della rappresentazione è stata accompagnata da canti popolari della tradizione natalizia eseguiti dall’associazione degli Zampognari di S.Polo Matese, con la voce solista Maria Emanuele e dalla Compagnia delle Tradizioni Teatine di Chieti. Tutto sotto la supervisione dell’organizzatore, Geppy Lepore.

Andrea D’Aurelio

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