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SULMONA – Tutto sarebbe partito da un incendio le cui conseguenze si sarebbero protratte all’interno dello stabilimento della Magneti Marelli di Sulmona fino a costringere gli operai a lavorare in condizioni estreme. Si apre un altro caso alla Sistemi Sospensioni che emerge con molta indiscrezione ma che ha fatto comunque scattare la protesta silenziosa degli operai che da ventiquattro ore a questa parte hanno iniziato il loro calvario. Ad andare in fumo ieri sarebbe stato l’aspiratore di un forno aziendale, collocato nei pressi del cataforesi, il macchinario per la verniciatura anti corrosione delle componenti in acciaio e ferro. L’aria irrespirabile sta cominciando a infastidire gli operai che comunque vanno avanti nel loro lavoro all’interno dello stabilimento ma le condizioni non sarebbero del tutto agevoli dal momento che alcuni di loro volevano anche sottoporsi alle cure mediche. L’episodio risale quindi alla giornata di ieri, a una calda e focosa domenica di giugno, che per gli operai della Marelli sarebbe stata bollente. Al momento non si sa in quanto tempo sarà riparato il forno e che tipo di iniziative intendono intraprendere i lavoratori, sempre se si muoveranno. Certo è che il clima si sarebbe di nuovo surriscaldato anche se dallo stabilimento mantengono per il momento le bocche cucite.

Andrea D’Aurelio

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