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SULMONA – Via libera dalla Giunta Comunale di Palazzo San Francesco all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari che è stato costituito ieri con apposita delibera. Sull’assenteismo dei dipendenti comunali per il momento si cambia registro come aveva anticipato qualche giorno fa Onda Tg. Se il sindaco di Sulmona Annamaria Casini aveva aperto uno spiraglio sul rinnovo della convenzione con l’Upd dei Comuni della Bassa Romagna, proprio ieri l’esecutivo si è riunito per deliberare la costituzione dell’ufficio provvedimenti disciplinari. “E’ stato un passaggio obbligatorio per adempiere quanto prevede la legge”- spiega l’assessore comunale Cristian La Civita- “l’ente doveva dotarsi di questo organismo dopodiché tutte le decisioni politiche e amministrative non sono irreversibili”. Sul rinnovo della convenzione con Sylvia Franz non è detta quindi l’ultima parola ma al momento prevale il problema tecnico (disavanzo) che è stato evidenziato proprio dagli uffici contabili. La Kranz aveva fatto accesso agli atti in Procura e aveva cominciato a scandagliare le posizioni dei singoli dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta. Ma ora la palla passa all’Upd del Comune di Sulmona salvo ripensamenti dell’ultimo minuto. Il filone disciplinare è quello che resta in piedi assieme alle richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione che dovranno essere formalizzate dalla Procura della Repubblica di Sulmona. Si è chiuso invece il fronte amministrativo con la citazione a giudizio di 18 dipendenti comunali da parte della Procura della Corte dei Conti. Per altri sei, ai quali era arrivato l’invito a dedurre da parte del procuratore generale della magistratura contabile aquilana Erika Guerri, è stata decisa l’archiviazione parziale. Tutto è iniziato con un esposto fatto arrivare alla Guardia di Finanza, proprio da un dipendente del Comune, in cui si evidenziava il cattivo comportamento di molti colleghi che erano soliti assentarsi illecitamente dal proprio posto di lavoro senza permesso, anche con un uso fraudolento del badge per il monitoraggio degli orari di entrata e di uscita dal lavoro. Dall’11 febbraio fino all’8 aprile 2016 a Palazzo San Francesco e dal 2 maggio fino al 13 giugno 2016, nella sede di via Pansa, quando il Comune era in mano al commissario prefettizio, i finanzieri si sono affidati a tre telecamere che hanno ripreso tutti gli spostamenti dei dipendenti sia in entrata che in uscita dalle sedi di lavoro. Se la Corte dei Conti e la Procura hanno stralciato alcune posizioni, l’inchiesta disciplinare potrebbe rimettere tutto in discussione. In quel caso fa fede il regolamento comunale.

Andrea D’Aurelio

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