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SULMONA – “Ciascuno sarà valutato, con il rispetto dovuto alle persone, con l’obiettivo principale di individuare, nel modo più preciso possibile, le rispettive responsabilità“. E’ Sylvia Kranz in persona, funzionario pubblico nell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con cui il Comune di Sulmona ha sottoscritto una convenzione, a intervenire sulla vicenda dei furbetti del cartellino di Palazzo San Francesco. Dopo i 24 avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Sulmona e le 25 notifiche di danno erariale emanate dalla Corte dei Conti, comincia a muoversi il terzo filone dell’inchiesta che prevede indagini ed eventuali sanzioni disciplinari da parte della commissione preposta. A dettare le linee è Sylvia Kranz che fa chiarezza sulle modalità. “Non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione dall’autorità giudiziaria”- chiarisce subito Kranz- “non posso esprimere alcun giudizio o previsione specificamente riferibile alle indagini in corso o agli indagati bensì esclusivamente fornire informazioni tecniche di carattere generale sui termini di legge e sulle eventuali sanzioni applicabili in astratto in caso di assenteismo. “Voglio precisare”- fa notare- “che non svolgo affatto funzioni di tagliatrice di teste. Il ruolo del mio ufficio, che opera anche per conto del comune di Sulmona, ha natura tecnica ed imparziale e, in tale funzione, in pieno accordo con la Giunta ed il Sindaco di Sulmona, quando saremo ufficialmente informati, potrò valutare senza pregiudizi e, mi auguro in piena serenità, quali responsabilità disciplinari emergeranno”. La Kranz spiega ancora che “saranno, come di norma accade, posti alla mia attenzione comportamenti presumibilmente di diverso grado di gravità, sia sotto il profilo oggettivo che delle motivazioni e giustificazioni, che i dipendenti indagati potranno rappresentare nei colloqui difensivi. Dopo tanti mesi di indagini il clima organizzativo nel comune di Sulmona si riflette inevitabilmente sul rendimento delle strutture. Umanamente è comprensibile
e sarà fatto ogni sforzo quindi nell’interesse dei cittadini, dei dipendenti e dell’amministrazione perché si giunga a far luce sulle vicende nel più breve tempo possibile garantendo i diritti delle difese, per consentire a tutti di riprendere a garantire i servizi che i sulmonesi chiedono e si attendono dal proprio comune”-conclude il funzionario.

Andrea D’Aurelio

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