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SULMONA – Erano finiti sotto processo con l’accusa di furto aggravato in concorso ma oggi, per Sandro Di Nino e Daniele Filippi, è arrivata la sentenza di assoluzione, per non aver commesso il fatto, pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini. I fatti risalgono al maggio del 2015 quando nel bar di proprietà dell’ex vice sindaco di Pratola Peligna, Costantino Cianfaglione, venne messo a segno un furto dal valore di circa diecimila euro. Fu grazie a un tipo di gelato e alla piena collaborazione dei residenti di Bagnaturo che la Polizia riuscì a identificare i due sulmonesi. Ma, nel corso del dibattimento, gli indizi di colpevolezza sono caduti. Nell’attività investigativa furono utilizzate anche le immagini della corsa ciclistica che si era svolta settimane prima, in cui comparivano i due sulmonesi in atteggiamenti sospetti. Sul tavolo della Procura arrivò anche il racconto di un testimone che ha garantito di aver visto un’auto, simile alla stessa in uso a uno dei due, aggirarsi nei paraggi del bar nella stessa notte del colpo. Come pure un’altra persona, affacciato al balcone, avrebbe sorpreso i due mentre discutevano, convinti di non essere ascoltati da nessuno, del piano che volevano attuare per svaligiare il locale. “Ma io la parola slot non l’ho mai nominata”- ha riferito nel processo il teste chiamato a deporre. Per i legali dei due imputati, Maria Grazia Lepore e Stefano Michelangelo, “i testi hanno riferito fatti antecedenti al furto, senza una collocazione temporale, e la ricognizione fotografica riuscì a identificare i frequentatori abituali del bar ma non gli autori”. Gli avvocati insomma hanno puntato tutto sulla “ricostruzione artefatta” dell’episodio. Il giudice Buccini ha pronunciato, per entrambi i sulmonesi, la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. Il furto nel bar dell’ex vice sindaco resta quindi impunito. Quella notte del 23 maggio 2015 i ladri, ancora oggi ignoti, avevano portato via tutte le sigarette presenti nel reparto tabacchi e i gelati nel frigorifero. Poi, per rendere ancora più sostanziosa la loro incursione, avevano caricato la slot machine presente nel bar e scapparono via portandosi dietro anche un pacco di caramelle dietetiche e un pacco di pasticche per il mal di gola. Per un bottino circa 10mila euro.

Andrea D’Aurelio

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