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SULMONA – Il gasdotto Tap, visti “i consumi di gas in calo in Italia”, oggi è un’opera “inutile” che verrà “revisionata”, come prevede il contratto di programma del governo M5s-Lega. Lo ha detto a chiare lettere il neo ministro all’ambiente Sergio Costa, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, che ha fatto il giro del web e riapre uno spiraglio anche per Sulmona che da anni sta lottando contro la centrale e il metanodotto Snam. Che quell’opera possa essere scongiurata ora ci si comincia a pensare o, quantomeno, non è scontato che si vada avanti vista la posizione del ministro e del governo appena nato. “Il fascicolo Tap è sul tavolo e lo stiamo già affrontando, con priorità, considerando chiaramente che siamo al terzo giorno di lavoro appena. Il presupposto è che vista la strategia energetica, visti i consumi di gas in calo, quell’opera oggi appare inutile”, ha detto il ministro. “Sarà revisionata, così come prescritto nel contratto, come le altre opere di concerto con altri ministeri”, è l’idea dell’ex generale dei carabinieri ed esperto di ecomafie, senza specificare i dettagli. Si torna a sperare quindi mentre la battaglia va avanti sotto il profilo giuridico con il ricorso al Tar contro l’autorizzazione rilasciata dal Ministero alla centrale di compressione nel mese di marzo. Ieri è stata celebrata l’udienza cautelare e i comitati cittadini per l’ambiente hanno scelto il gruppo d’intervento giuridico.

Andrea D’Aurelio

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