banner
banner

SULMONA – Sei parti in uno solo giorno di cui la metà in analgesia. E’ stata una giornata da record per il punto nascita dell’ospedale di Sulmona che resta in pieno fermento. Nelle ultime 24 ore sono nati ben sei bebè. Quattro i fiocchi rosa appesi e due quelli blu ma il dato che subito balza all’occhio è un altro. Tre dei nuovi nati sono venuti alla luce con il parto in analgesia che è entrato ormai nella ruotine e nella normalità. Non che sia una giornata storica a cambiare le sorti del punto nascita. Ma è un modo per il reparto per continuare a balzare agli onori della cronaca per la sua piena attività. Dalla musicoterapia con il parto a suon di musica grazie al repertorio messo a disposizione dal sulmonese Patrizio Maria D’Artista alla mostra dei nuovi nati di Noelia De Panfilis, si moltiplicano le iniziative al punto nascita che il comitato tecnico del Ministero vuole chiudere. La Regione non intende avviare il cronoprogramma di chiusura e, fino al 10 febbraio prossimo, lo lascerà aperto. Dall’ultimo tavolo di monitoraggio è emerso che il governo fa fatica a riconoscere il punto nascita nell’area disagiata eppure i tempi di percorrenza, come dimostra il nostro viaggio-inchiesta, vanno ben oltre i famosi sessanta minuti. Il Ministero ora dovrà mettere tutto nero su bianco e poi inviare le risultanze del tavolo alla Regione che presenterà le controdeduzioni. Nel frattempo a Sulmona si continua a nascere. All’ultimo nato è stato consegnato il braccialetto numero 224. Numeri ancora lontani dalla soglia dei 500 ma in un territorio orograficamente svantaggiato non dovrebbero essere nemmeno presi in considerazione.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento