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SULMONA – “Chi continua a pensare che il ruolo del consigliere comunale debba essere riduttivamente relegato a quello del classico “manico di scopa”, pronto sempre e comunque ad alzare la mano in nome di una lealtà incondizionata nei confronti di un gruppo politico di maggioranza, si sbaglia di grosso”. E’ il sabato degli ultimatum a Palazzo San Francesco. Anche Alleanza per Sulmona, con il suo consigliere Mauro Tirabassi, non ha digerito la scelta del cambio di assessore presa dal sindaco Annamaria Casini. “La maggioranza si spacca sul rimpasto ed è aria di crisi. Se ci si allontana dal riconoscimento di queste due elementari condizioni diventa difficile proseguire sulla strada di una esperienza amministrativa che deve fornire risposte concrete ed efficaci alla comunità sulmonese. Una premessa necessaria perché, fermo restando le prerogative previste dalla legge sulla revoca e sostituzione degli assessori da parte del sindaco, non è stato corretto imputare al nostro gruppo politico una condivisione di metodo e nome in ordine alla ultima nomina assessorile in giunta. Una responsabilità politica sulla scelta da ascrivere solo al sindaco e al gruppo di riferimento del neo assessore, visto che tavoli politici di maggioranza su questa vicenda non sono stati fatti”- fa chiarezza Tirabassi- spiegando che “l’ultimo incontro politico di maggioranza risale al 14 gennaio scorso ed è stato dedicato a tutt’altro argomento. Da qui l’appello-ultimatum. “Riteniamo”- conclude Tirabassi- “che sia giunta l’ora di avviare un immediato, serio e costruttivo confronto volto a superare dubbi e incertezze e a fornire risposte precise a problematiche di drammatica attualità e non rimandabili come l’edilizia scolastica e la prevenzione sismica. In conclusione un ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi all’assessore Alessandra Vella, che così come anche i precedenti assessori Santarelli e Sinibaldi, è stata direttamente impegnata e candidata alle elezioni amministrative del 2016. Un augurio di buon lavoro estendiamo al neo assessore Antonio Angelone vista anche la complessità dei compiti che lo aspettano”.

Andrea D’Aurelio

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