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SULMONA – Un crescendo di emozioni rese ancor più suggestive dall’atmosfera notturna. E’ il Borgo di San Panfilo, con il suo cavaliere Luca Innocenzi, ad aggiudicarsi il palio del venticinquennale della Giostra Cavalleresca di Sulmona, realizzato dall’artista Cristina Balzarini. San Panfilo ha battuto in finale il Sestiere di Porta Bonomini e conquista il suo terzo palio nella storia della Giostra Cavalleresca. “E’ meraviglioso vedere una città in festa e riuscire a vincere una gara in questo modo”- ha commentato a caldo Innocenzi che ha dedicato la vittoria alla sua famiglia. Al settimo cielo il capitano del Borgo, Paolo Alessandroni, che parla di “sogno coronato”. L’emozione è alle stelle e l’esplosione di gioia prende il sopravvento. La Giostra del quarto di secolo sarà ricordata per le gare in notturna e per la pioggia del pomeriggio che ha sciolto l’imponente corteo storico nella Chiesa di S.M. Tomba e ha sospeso le gare in piazza Maggiore che sono cominciate alle 21.45. Ma quella coreografia mozzafiato della Giostra in notturna ripaga sforzi e sacrifici che i volontari dei borghi e sestieri devono affrontare per un anno intero con grande senso di abnegazione e appartenenza. E’ stato l’anno della Regina Giovanna D’Aragona, impersonata da Simona Ventura, che si è fatta coinvolgere dall’atmosfera della Giostra tanto da restare in piazza fino alla mezzanotte. Splendido il suo abito, di foggia rinascimentale, con dettagli ispirato ai tipici costumi abruzzesi. È stato ideato da Alessandro Pischedda e realizzato da “Les Gars couture” di Sulmona. A completare il costume della Ventura, la corona realizzata da Adelmino Romito e i gioielli, ciondolo a croce, orecchini e anello, firmati dai maestri orafi di Scanno, Di Rienzo. Per la prima volta in corteo ha sfilato il sindaco della città, Annamaria Casini. La pioggia ha tenuto tutti con il fiato sospeso ma poi, alla notizia dell’avvio delle gare per le 21.45, la città e i turisti hanno risposto con entusiasmo riempiendo gli spalti in piazza Maggiore. E’ stata la Giostra del fairplay e dei sani valori ma anche di un’alta attenzione alla salute dei cavalli. La commissione veterinaria ha fatto effettuare la fase del riscaldamento pre gara in due tranche come pure è stato deciso di non far scendere in campo per la semifinale il cavallo del sestiere di Porta Japasseri. E se le nozze d’argento rimandano sempre alla storia dell’associazione, pelle d’oca e fiumi di lacrime sono arrivati durante il ricordo di Angelo Merola, voce della Giostra e della città. E’ stato lui, anche da lassù, a chiamare i “cavalieri in campo per cinque minuti senza lancia e senza andare sugli anelli”. Una voce registrata che ha fatto rivivere un pezzo di storia.

Andrea D’Aurelio

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