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SULMONA – Ripartire, uscire, andare e annunciare. Questi i quattro verbi che il vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina ha indicato alla Chiesa diocesana, dopo aver chiuso nella Basilica Cattedrale di S. Panfilo, la Porta Santa della Misericordia. Il Giubileo straordinario si aprì in diocesi lo scorso 13 dicembre e si è chiuso ieri, in attesa della celebrazione solenne che si terrà domenica prossima in Città del Vaticano. Undici mesi di giornate giubilari, incontri e catechesi nelle varie parrocchie della diocesi, senza dimenticare i numerosi luoghi spirituali dove la Porta della Misericordia è stata aperta. Davanti a una folla commossa e attenta di fedeli, il pastore diocesano ha tenuto a precisare come “con la celebrazione solenne in Cattedrale si chiude la porta santa ma il cuore di Cristo resta aperto”. “Il Giubileo è stata un’occasione provvidenziale per tornare a Dio con il cuore pentito e per riconciliarci con i fratelli”- sottolinea mons. Spina nell’omelia- “è ora di ripartire e di uscire per andare e annunciare il vangelo della misericordia attraverso il programma della missione nelle parrocchie”. Facendo l’amarcord dell’Anno Santo il presule ha riferito di aver incrociato, nei vari momenti celebrativi, la gioia dei bambini, l’entusiasmo e la serietà dei giovani, la fede di anziani e ammalati e la scelta di due sposi che si erano separati, ma poi hanno deciso di rinnovare le promesse del matrimonio, come a dire che il Giubileo finisce ma i suoi frutti restano vivi.

Andrea D’Aurelio

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