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SULMONA – Un’intesa per le regionali e per i prossimi appuntamenti elettorali, per ripartire come gruppo unito e coeso e aggredire i problemi che affliggono la città e il comprensorio, mettere da parte l’ascia di guerra e deporre le armi perché a perdere, alla fine, è sempre Sulmona. Sarebbero stati questi i sentimenti che avrebbe fatto da filo conduttore al grande summit del centro destra cittadino che si sta ricompattando in vista delle prossime scadenze elettorali e non solo. Si perché il grande vertice che si è svolto ieri pomeriggio, conclusosi poi con una pizza di fine estate, avrebbe ristabilito un clima di collaborazione e unione d’intenti non senza una fase di discussione. Gli addetti ai lavori hanno fatto di tutto per far passare il vertice in sordina perché quelle dell’ultimo minuto restano solo delle indiscrezioni. Non si sa in effetti come si sono lasciati e con quale obiettivo ma pare che l’incontro abbia prodotto gli effetti sperati. Via la litigiosità, basta con gli steccati e i risentimenti personali. Tutti vorrebbero ripartire per un nuovo progetto dedicato alla città e soprattutto per creare una forte alternativa all’attuale amministrazione comunale. Se molti infatti non si sarebbero decisi a staccare la spina proprio per mancanza di garanzie, il centro destra sarebbe pronto a scendere di nuovo in campo. E’ un po’ quello che auspica la neonata associazione con Sulmona, che raduna al suo interno ex amministratori come l’ex sindaco Pietro Centofanti e l’ex consigliere comunale Gaetano Pagone. Sembrerebbe che anche loro avrebbero preso parte al vertice di ieri sera assieme al coordinamento cittadino di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Italica, Casa Pound e a quello della Lega che vede in prima linea l’ex sindaco Fabio Federico,  assieme ai consiglieri comunali Elisabetta Bianchi e Mauro Tirabassi che sarebbero stati gli artefici della riunione. Come pure sarebbero intervenuti gli assessori uscenti della Giunta Casini, l’ex vice sindaco Mariella Iommi e l’ex assessore Cristian La Civita e Civiche per l’Abruzzo. Le prove di ricostruzione di un centrodestra in città starebbero prendendo una buona piega, salvo sorprese dell’ultimo minuto. Se son rose fioriranno.

Andrea D’Aurelio

(Foto dal repertorio non riferita al summit)

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