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SULMONA – Sul taglio degli alberi nelle Gole di San Venanzio hanno ragione la Soa e il Parco Sirente Velino. Lo hanno deciso i giudici amministrativi del Tar dell’Aquila con sentenza numero 252/ 2019, pubblicata oggi. La Stazione Ornitologica a gennaio 2018 aveva denunciato il taglio di alberi per centinaia di metri sulle due sponde del fiume Aterno, in uno dei tratti più spettacolari, tutelati a livello comunitario. Lavori svolti da un’azienda per conto del Genio Civile ai fini della sicurezza dei trasporti (la ferrovia Sulmona-L’Aquila), almeno sulla carta. Il Parco era intervenuto intimando il fermo del cantiere e la messa in pristino dei luoghi alla ditta. Quest’ultima aveva proposto ricorso al TAR ottenendo in una prima fase la sospensiva del provvedimento del Parco. La sentenza però ha avuto dei risvolti diversi. Scrive il Tar “Nel merito, in ordine alla riconducibilità dell’intervento in esame alla normativa sulla V.Inc.A (Valutazione di Incidenza Ambientale, ndr), si osserva che la direttiva europea 43/92/CE e tutte le linee guida in materia di V.Inc.A. chiariscono che qualsiasi intervento deve essere assoggettato a V.Inc.A. se può potenzialmente avere un’incidenza, di qualsiasi tipo, su habitat e specie presenti nei SIC o ZPS. Quindi anche l’intervento in esame, che ha comportato addirittura la totale asportazione della vegetazione facente parte dei c.d. habitat prioritari per l’Unione Europea, doveva essere assoggettato a V.Inc.A. “Questa sentenza è molto importante perché affronta un tema delicato e come quello dei lavori di messa in sicurezza in tema di trasporti in siti di grande valore naturalistico e paesaggistico”- afferma Augusto De Sanctis, Presidente pro tempore Soa- “le Gole di San Venanzio sono uno dei luoghi più importanti d’Italia per la tutela di flora e fauna e anche i lavori per la sicurezza, seppur necessari, devono tener conto di questo e devono essere tecnicamente all’altezza senza trasformarsi in interventi arbitrari o indiscriminati”.

Andrea D’Aurelio

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