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SULMONA – La presenza dei grandi predatori sulle zone montane del territorio del nostro paese, in particolare le Alpi e la dorsale appenninica, porta ad affrontare problemi concreti causati dall’interferenza con la presenza umana e le sue attività, in particolare l’allevamento. Non v’è dubbio che spesso i grandi carnivori come il lupo e l’orso entrano in conflitto con l’uomo. Gli attacchi all’uomo sono piuttosto rari ma non per questo si può eliminare la paura di chi abita in zone isolate. Più frequente è il problema dei danni causati all’allevamento. Quello del pastore ad esempio è un mestiere antichissimo, la cui salvaguardia consente il mantenimento di produzioni necessarie alla vita dell’uomo. Oggi purtroppo l’alterazione dell’equilibrio di biodiversità, induce i predatori a scendere a valle per cercare di approvvigionarsi di cibo soprattutto nei rifiuti. Spesso predatori sono avvistati in prossimità di piccoli paesi. Gli orsi in particolare, anche nel nostro territorio, spesso fanno razzie nei pollai e negli allevamenti. Tutto questo confligge con la volontà generalizzata ed importante di conservare le specie e tutelare la biodiveresità. Comunque spesso si esagera nella paura dei predatori con conseguenti episodi di abbattimento anche ingiustificati. Pertanto la strada giusta per risolvere il conflitto è la prevenzione con strumenti adeguati atti a proteggere i beni dell’uomo costituiti prevalentemente da animali di allevamento.
Il problema di fondo è comunque il risarcimento dei danni che spesso è insufficiente.
Per creare condizioni adeguate a consentire la tutela di animali da allevamento, la sicurezza delle persone e allo stesso tempo garantire la conservazione a lungo termine dei grandi predatori, si impone un approccio volto a minimizzare il conflitto attraverso interventi di prevenzione e l’applicazione di normative che garantiscano indennizzi adeguati a chi subisce danni causati dal predatore.
Di questo si è discusso durante una conferenza tenuta nella Sala Convegni della Comunità Montana Peligna a Sulmona dal titolo “I grandi carnivori, una convivenza possibile”.
Sono intervenuti Luigi Iozzoli Operatore Naturalistico e Culturale Nazionale del CAI il quale ha tenuto relazione su “Incontro con il lupo tra mito e realtà”
Dott. Simone Angelucci, responsabile Ufficio Veterinario del Parco della Majella ha parlato di “Ricerche ed esperienze di coesistenza con i grandi carnivori nell’area della Majella”
La manifestazione è stata organizzata dalla sezione del CAI Sulmona.
Valter Adeante presidente Sezione CAI di Sulmona ci ha illustrato gli obiettivi della conferenza. L’intervista nel nostro servizio video.
Gaetano Trigilio

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