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SULMONA – Dalla sfilata dei big d’inizio anno alle tragedie degli ultimi mesi che hanno gettato nello sconforto l’intera vallata. Nel mezzo ci sono state le elezioni regionali, i ribaltoni politici, le lotte per difendere i presidi e l’inchiesta della magistratura su detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Com’è stato questo 2019? Prima di brindare all’anno che verrà, proviamo a riavvolgere il nastro di un’annata ricca di notizie e approfondimenti, almeno per noi che abbiamo cercato di stare sempre in prima linea sul fronte della notizia anche a Natale e a ferragosto, in cravatta e in infradito, a mezzogiorno e in tarda notte, togliendo tempo anche alle esigenze personali. Perché dietro ogni notizia c’è la passione e la voglia di informare tutti, vicini e lontani. A costo di fare una diretta facebook in più per coinvolgere tutti i nostri lettori e telespettatori, anche quelli sparsi in Italia e all’estero, che vogliono restare informati. Nel 2019 abbiamo cercato di svolgere al meglio il nostro lavoro, senza considerarci i migliori, perché è giusto che siano i telespettatori e gli utenti a farsi un’idea.  Sicuramente non avete visto e mai vi faremo vedere un giornalismo di poltrona e sedentario. E’ finito il tempo delle notizie che calano dall’alto. Come pure, fedeli al nostro codice deontologico, abbiamo cercato sempre di offrire un servizio pubblico e un’informazione improntata sulla delicatezza e la correttezza, aprendo e “creando” spazi di riflessione ma senza distaccarci dalla realtà. Sicuramente non avete mai letto di ammanchi alle casse comunali, perchè noi siamo abituati a verificare le notizie prime di pubblicarle. Tornando ai fatti principali dell’anno come non ricordare la nascita dalla giunta Casini- Di Masci con quest’ultimo che a fine novembre ha aperto la crisi, l’elezione di due consigliere regionali del territorio, il bagno di folla di Salvini e lo striscione contro il razzismo, l’intervista in esclusiva a Silvio Berlusconi con quel “non” di troppo che ha fatto parlare anche la cronaca nazionale. E’ stato l’anno della lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti con le due grandi operazioni: “Tallone d’Achille” che ha fatto scattare quattro misure cautelari anche a Sulmona e “Droga nel garare” che ha portato all’arresto di cinque persone, molte delle quali insospettabili. Come dimenticare l’aggressione al senegalese accoltellato alla gola e gettato in un fosso, il pastore trovato morto vicino la stalla a Goriano, le tante tragedie in strada e in montagna (le ultime quelle di padre e figlio morti sulla statale con l’arresto del conducente di Pettorano per omicidio stradale e la morte dei due giovani di Corfinio sul Gran Sasso), il giallo della morte del macellaio e del ferroviere trovato esanime in casa, la macchina bruciata al collega Lattanzio a ferragosto e al latitante la notte di Natale, l’inchiesta sulla prostituzione con la casa di appuntamento di via Patini, l’inchiesta sulle assunzioni del Cogesa, quella sui cani seppelliti al Canile, la proroga per le indagini sulla morte di Guido Conti, il primo patteggiamento per i furbetti del cartellino, i 21 anni di reclusione alla “Banda della Magliana” nella versione peligna per l’operazione “Piccolo Colosseo”, le assoluzioni per il post sisma a Bugnara. E ancora l’ergastolo comminato a due dei tre responsabili dell’omicidio dell’anziano di Castel Di Sangro, l’addio al maestro Barcone e al professor Splendore, la protesta per i dieci anni di chiusura del Liceo Classico, il ricordo del terremoto del 2009, l’avvio dei lavori nella Masciangioli e nelle Capograssi e la triste storia del De Nino-Morandi. Un anno intenso per chi, come noi, fa del giornalismo una missione quotidiana perché non è nelle grandi occasioni che si lascia il segno ma nella ferialità. La media dei lettori unici sul nostro sito internet è salita a 20 mila. Il record battuto è quello di 47 mila lettori unici. Non uno scherzo. L’augurio per un 2020 migliore lo facciamo a noi e a voi che ci seguite con affetto con le parole di Gianni Rodari: “di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno”. Cerchiamo di fare meglio insieme. Perché i protagonisti di ogni anno sono gli uomini e le donne di buona volontà che mirano a costruire anziché distruggere.

Andrea D’Aurelio

(Nel pomeriggio saranno disponibili gli highlights sulla nostra pagina facebook)

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