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SULMONA – Akboski modello di integrazione. Perché includere si può. Anche e soprattutto in parrocchia. La storia del 25 enne originario del Senegal ne è una chiara dimostrazione. Akboski, richiedente asilo e ospite fino a qualche anno fa in una struttura di Roccaraso, si trova da qualche mese a Sulmona e nella parrocchia di S. Agata ( Chiesa di San Filippo Neri) ha trovato il modo di esprimere al meglio il suo talento e di sentirsi valorizzato. Con il suo bongo, su invito del parroco don Gilberto Uscuategui, è entrato a far parte del coro parrocchiale nell’epoca degli insulti razziali dilaganti e dell’ironia che proprio in questi giorni domina sul grande schermo.  E a Sulmona desta curiosità l’esempio di perfetta integrazione rappresentata da Akboski. “Il messaggio del Vangelo ci invita ad essere luce che scopre la bellezza dell’ amore di Dio nei fratelli”- scrivono dalla parrocchia- “Akboski si è avvicinato timidamente alla nostra comunità qualche mese fa e con grande gioia lo abbiamo invitato a far parte del nostro coro e lui ha risposto sì. Un sì gioioso e generoso, perché ha arricchito il nostro coro con un piccolo bongo. Oggi la nostra comunità ha sentito di donargli un nuovo bongo, più grande. La reazione di Akboski ci ha emozionato tanto e ci ha fatto capire che a volte sono i piccoli gesti quelli più preziosi e straordinari”. Piccoli gesto è vero ma forse anche gradi perché ci fanno ancora sperare che si può vivere in una società civile e una Chiesa più umana e attenta al prossimo.

Andrea D’Aurelio

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