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SULMONA – Confermate le aspettative della vigilia per il capodanno. L’80 per cento dei turisti ha scelto gli alberghi di Sulmona e del circondario per salutare il 2018 e brindare al 2019. Il report definitivo arriva dal Presidente del Consorzio albergatori, Gianluca Casaccia, che si pone in linea con quanto aveva preventivato l’associazione albergatori, guidata dal Presidente Domenico Santacroce. In virtù del calendario favorevole si è allungato anche il tempo di permanenza media negli hotel. La percentuale di affollamento che si ferma all’80 per cento, sfiorando il sold out, è stata accompagnata dal tasso di permanenza media che si attesta intorno ai tre giorni. Numeri da capogiro che arrivano come una ciliegina sulla torta, tenendo conto del “miracolo” realizzato dai mercatini di Natale sul treno storico, che hanno portato circa 20 mila presenze sul territorio in tre settimane. Se da un lato c’è enorme soddisfazione per il risultato raggiunto, dall’altro si resta con i piedi per terra per capire che cosa non ha funzionato. “Abbiamo raggiunto questi numeri in un periodo dove la passività a Sulmona è arrivata ai massimi storici. Si dice che Sulmona può vivere di turismo ma sta vivendo di turismo?”- si chiede il Presidente del Consorzio Albergatori, Gianluca Casaccia, che ha raccolto il feedback dei vari turisti. “Penso ad esempio ai Mercatini di Natale a Sulmona che devono essere organizzati meglio come pure a un evento pubblico a capodanno per alzare le presenze e arrivare al sold out”- rincarca l’albergatore che non manca di sottolineare come il turismo ha bisogno di programmazione anticipata e ampio respiro. Se i risultati, nonostante tutto, sono egregi e soddisfacenti è chiaro che il report di fine anno deve aprire una riflessione: Sulmona potrebbe campare di rendita con il turismo ma ha le carte in regola?

Andrea D’Aurelio

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