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SULMONA – Fra inesattezze, querele e querelle. Quello che sta tenendo banco nelle ultime ore è il caso di Gabriele Cirilli, il comico di Sulmona che è il grande assente dell’estate 2019. Il Premio “D’Amorosi Sensi Ovidio” ideato da Cirilli nel 2017 che ha regalato a Sulmona il pubblico delle grandi occasioni, oltre a una vetrina nazionale, non si è tenuto per mancanza di fondi. Chi si era fatto avanti avrebbe fatto poi un passo indietro. Ma i compensi dovuti per l’edizione del 2018 non sono stati ancora erogati all’attore che si è sfogato su alcune testate, annunciando di non voler più collaborare professionalmente con Sulmona. Un’occasione persa per la città così come avvenne per il Festival dei due Mondi. Ora il Premio sarà riproposto a Monza. Ma sui contributi non erogati e sugli impegni disattesi si è accesa la polemica. Per lo spettacolo della scorsa edizione il comune di Sulmona ha erogato 3 mila euro mentre la Fondazione Carispaq, che annuncia querele a tutela della propria immagine, ha stanziato 6,5 mila di euro. Ad organizzare la kermesse è stata l’associazione “Insieme Semplicemente” di Anselmo Colarossi che in una nota ufficiale ha fatto sapere che “ad ogni artista e partecipante non sono stati erogati compensi professionali ma come da accordi solo rimborsi spese, come regolarmente è avvenuto con il pagamento dei documenti fiscali emessi dagli esercenti. Gli artisti colleghi di Cirilli, grazie alla loro amicizia con il nostro, hanno accettato di partecipare alla serata in cambio del solo rimborso spese”. Colarossi ricorda che “sono stati saldati i conti con strutture alberghiere, service e tecnici che a vario titolo hanno prestato la propria professionalità”. Una versione che non è piaciuta alla moglie di Cirilli, Maria De Luca, amministratore unico della società che detiene l’immagine dell’artista. “Noi adiremo le vie legali contro l’associazione per aver sfruttato il lavoro e l’immagine dell’artista Gabriele Cirilli non solo nell’evento di Piazza Garibaldi ma anche nella festa della parrocchia di San Francesco e nella creazione di un video per promuovere l’immagine della parrocchia che è stato proiettato durante il premio Ovidio. Ma soprattutto per aver cercato di infangare il nome di un artista screditando la sua parola”. Lo stesso Cirilli, sempre in giornata, ha precisato che per “Il Premio Ovidio 2018” aveva “un accordo professionale ed economico esclusivamente con l’organizzazione “Associazione Insieme Semplicemente”, che consisteva nella retribuzione del mio compenso che ad oggi non mi è stato riconosciuto. Non ho mai detto pertanto e mai lo farò che a non pagarmi sono stati il comune di Sulmona o le fondazioni: lo ribadisco qui fortemente e nuovamente, non ho ricevuto i soldi dall’organizzatore”. E questo vuol dire che il comico, a differenza di quanto riportato da alcune testate, non aveva tirato in ballo gli enti sui mancati compensi. Questi ultimi non avrebbero dato garanzie per lo svolgimento dell’edizione 2019. Il nostro auspicio, che è forse quello dell’intera città, è che si trovino dei margini per ricucire i singoli rapporti. Perché, in questa storia, ci hanno rimesso un pò tutti. In primis Cirilli che ha perso immagine, tempo, energie. Poi l’associazione che comunque ha creato un prodotto per la città ed ha al suo attivo un esercito di volontari. Ma anche Sulmona che perde un’occasione per farsi conoscere. E invece si è fatta “riconoscere”. Fermo restando che l’accertamento di eventuali responsabilità avviene nelle sedi opportune. E non sulla stampa.

Andrea D’Aurelio

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