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SULMONA – L’anno del Bimillenario è passato e Ovidio si fa “spazio” nell’ex convento di S. Caterina. I tempi non sono stati certo brevi se si considera che quel museo doveva servire da elemento strategico e attrattore per le celebrazioni del Bimillenario. Ma in attesa che qualcuno batta un colpo sui fondi ministeriali, sull’Albo Pretorio del sito istituzionale del Comune di Sulmona, è stata pubblicata la determina numero 571 del 18 settembre scorso, che autorizza “l’impresa appaltatrice dei lavori di allestimento aree espositive da eseguire nell’ambito del progetto SpaziOvidio presso l’ex Convento di Santa Caterina a subappaltare, come da richiesta, alla ditta Ise i lavori descritti per un importo presunto di € 11.804,08 oltre IVA e consistenti nella realizzazione di parte dell’allestimento delle aree espositive”. Il progetto di Spazio Ovidio ha una lunga storia burocratica che vale la pena ripercorrere. Tutto comincia nel 2014, durante l’era Ranalli, quando arrivò l’intuizione politica di un progetto per la conservazione dei preziosi testi del sommo poeta ma anche per creare un polo dedicato a Ovidio. Ci fu il via libera del Consiglio Comunale. Il 28 settembre 2017 la Giunta Comunale dell’era Casini approva il progetto definitivo per un totale di 250 mila euro, fermo restando il finanziamento della Camera di Commercio. Il 20 marzo 2018 passa in Giunta il progetto esecutivo. L’8 giugno 2018 è stata avviata l’indagine di mercato che portò all’indizione della gara nel mese di settembre che andò deserta. A maggio 2019 arriva l’aggiudicazione dell’appalto con un risparmio sul ribasso d’asta. L’allestimento costa 93mila euro circa (più Iva), anziché i quasi 133mila che erano a base d’asta. Oggi arriva la determina per il subappalto mentre fare pronostici per l’apertura del museo sarebbe azzardato considerando i vari annunci caduti nel vuoto.

Andrea D’Aurelio

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