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SULMONA – “Maggioranza o opposizione? Basta con questi steccati. Io sono consigliere comunale della città di Sulmona”. E’ un Fabio Pingue che deve ancora riflettere quello che ha risposto alle sollecitazioni di Onda Tg, all’indomani del Consiglio Comunale che ha recepito le comunicazioni del sindaco Annamaria Casini, tornata ufficialmente al timone della città, consapevole del fatto però che la coalizione civica non è quella che due anni fa l’ha portata ad occupare lo scranno più alto di Palazzo San Francesco. Il capogruppo di Avanti Sulmona Fabio Pingue che, assieme al Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio e al capogruppo di Adesso Sulmona Andrea Ramunno non ha firmato l’appello pro Casini, non ci sta a subire le pressioni politiche di qualcuno ma nemmeno si sbilancia più di tanto sulle scelte che il gruppo consiliare inevitabilmente è chiamato a compiere. Una cosa è certa per Pingue. Voterà volta per volta in Consiglio Comunale, sui singoli temi, tant’è che Avanti Sulmona presenterà anche le sue integrazioni e deduzioni sulla proposta presentata ieri in Consiglio Comunale dal sindaco che di fatto ha aperto a tutte le forze consiliari su temi specifici: la multiutility che crei reddito e occupazione, il fulcro della comunicazione digitale, il polo di attrazione per aziende e imprese, gli scambi culturali e – dulcis in fundo – lo snodo dei trasporti regionali in base alla teoria dei vasi comunicanti. “Il momento storico che stiamo vivendo dovrebbe essere chiaro a tutti. Il sindaco stesso ha rotto gli steccati della maggioranza e della minoranza riconoscendo che la maggioranza politica, quella uscita dalle urne, non esiste più”- interviene Pingue che non si sente chiamato a schierarsi ma ad analizzare i temi e la proposta della Casini per decidere di conseguenza. “Né mi lascerò etichettare da Bruno Di Masci”- aggiunge il capogruppo di Avanti Sulmona perché si sa che, dopo venti giorni di summit e incontri, la minoranza fa la sua parte. Sicuramente alcune scelte Pingue e il suo gruppo consiliare di riferimento le dovranno fare. Dovranno decidere ad esempio se confermare o revocare l’assessore in Giunta in forza della posizione in Consiglio che non è più incondizionatamente pro Casini. Come pure potrebbe esserci altro dietro l’assenza ieri in Consiglio Comunale di Katia Di Marzio che avrebbe accusato un malore, stando alla versione ufficiale. D’altronde le comunicazioni rese nel corso dell’assise civica sono state annunciate e ratificate il giorno precedente. Ma il capogruppo consiliare non si lascia intimorire e né vuole stare sotto pressione. “E’ chiaro che faremo le nostre valutazioni. Al momento stiamo valutando le parole del sindaco”- chiosa il consigliere. La maggioranza quindi resta appesa a un filo anzi, almeno quella politica, non c’è più. Toccherà quindi al sindaco riaprire una nuova fase di concertazione con tutte le forze politiche come annunciato proprio dalla Casini ieri in Consiglio Comunale e nello speciale di Onda Tg dove ha ammesso di “non aver sufficientemente curato il rapporto con tutte le parti che avrebbero potuto sollevarmi da alcune situazioni”. Palla al centro e si ricomincia. Ma recuperare quanto perso non sarà sicuramente semplice.

Andrea D’Aurelio

(Foto pagina facebook Annamaria Casini)

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