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SULMONA – “Al momento del compimento del 65 esimo anno di età il dipendente non aveva maturato 42 anni e 10 mesi di contributi”. Con le parole dell’assessore Cristian La Civita si è chiusa la seduta del Consiglio Comunale, tutt’altro che movimentata, nei toni e nei contenuti. La Civita ha risposto ha un’interrogazione sul pensionamento del Comandate della Polizia Locale Antonio Litigante, che è stata discussa pubblicamente e non a porte chiuse come era stato chiesto in precederenza. Una scelta presa dai capigruppo consiliari non condivisa dal sindaco Annamaria Casini che ha abbandonato l’aula ma anche da altri componenti della maggioranza. “Non nascondo un certo imbarazzo”- ha esordito il consigliere comunale Fabio Ranalli, illustrando il contenuto dell’interrogazione. Stesso imbarazzo provato da La Civita. Fra i punti all’ordine del giorno la discussione c’è stata sulla situazione politica- amministrativa che ha fatto registrare un dibattito che non ha appassionato nemmeno gli addetti ai lavori. “La città non gradisce questi continui cambi di giunta” ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi e dai banchi dell’opposizione non sono mancate accuse. Poi l’appello-provocazione del primo cittadino Annamaria Casini. “Esorto maggioranza e minoranza” ha detto il primo cittadino “a fare un salto di qualità. Operiamo insieme abbandonando litigiosità e contrapposizione. C’è molto da fare e sui grandi temi, come Snam, sanità e trasporti bisogna aprire un confronto e una programmazione. Servono serietà e proposte. Facciamo capire che oltre un sindaco c’è un consiglio comunale”. Ma sulla situazione politico-amministrativa e sul perchè di un secondo rimpasto particolari riferimenti non sono arrivati, nè da una parte nè dall’altra.

Andrea D’Aurelio

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