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SULMONA – Sono state almeno nove le contravvenzioni comminate ieri dalla Polizia Locale agli automobilisti che hanno lasciato le auto in divieto di sosta lungo il ponte Capograssi, nonostante la collocazione del segnale in bella vista nei pressi dell’edicola. Una domenica di multe e amare sorprese perché le auto parcheggiate lungo l’infrastruttura erano almeno una decina. Eppure l’ordinanza sindacale parla chiaro. Vietato parcheggiare fino al contro ordine perché prima serve uno studio sulla vulnerabilità strutturale dell’alto ponte di Morandi, l’ingegnere che ideò l’infrastruttura crollata a Genova. L’incarico non è stato ancora affidato e formalizzato, nonostante le ripetute rassicurazioni arrivate da Palazzo San Francesco ma per gli automobilisti non ci sono scuse anche se la segnaletica trae in inganno. Quelle strisce blu non dovrebbero proprio starci proprio in forza del provvedimento vigente ma- come si legge in una sentenza della Corte di Cassazione- “per la multa è sufficiente il cartello verticale”. Resta il fatto che da quell’ordinanza sono passati esattamente tre mesi senza che le indagini siano cominciate nonostante i 15 mila euro allocati in bilancio come variazione. Per l’altro ponte di Morandi si vogliono quindi accertare le condizioni attuali dell’opera, attraverso una serie di verifiche di vulnerabilità strutturale, perchè si sa che prevenire è meglio che curare. Uno studio di vulnerabilità sismica fu effettuato nell’ottobre 2016 quando il ponte venne chiuso al traffico veicolare a seguito del terremoto di Norcia. Ora si attende l’incarico annunciato già per fine agosto ma l’ordinanza del comune tre mesi fa fece scattare una serie di reazioni.

Andrea D’Aurelio

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