SULMONA – La mozione di sfiducia dei dimasciani non è ancora stata stilata ma l’avviso di “sfratto†al sindaco è arrivato da più parti, almeno verbalmente o su qualche quotidiano, anche se finora azioni concrete non sono seguite. Gli assessori restano al loro posto e per staccare la spina si prende tempo. Certo l’era Casini è sempre più in bilico a Palazzo San Francesco e l’affondo dell’ultimo minuto arriva dalla minoranza consiliare che si dice pronta a sciogliere il Consiglio Comunale solo dopo il famoso “primo passo†che- secondo i consiglieri Maurizio Balassone, Francesco Perrotta, Fabio Pingue e Mauro Tirabassi- deve arrivare dall’ex assessore regionale, Andrea Gerosolimo, e dalla maggioranza consiliare. “Se Gerosolimo ha deciso di licenziare il Sindaco Casini perché non più congeniale ai suoi disegni – dichiarano i quattro consiglieri -, si assuma la responsabilità del gesto, dichiari il proprio fallimento, chieda scusa alla città per i guasti arrecati dall’amministrazione che lui aveva scelto ed ordini ai suoi emissari in Consiglio Comunale di promuovere la sfiducia al Sindaco, invece di nascondersi dietro la figura di Di Masci. Non tenti, l’avvocato Gerosolimo, con gli espedienti tipici del suo poco edificante repertorio, di giocare di sponda con la minoranza, che si dichiara pronta allo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale solo dopo aver preso atto della volontà di tutta la maggioranzaâ€. “Portando ad esecuzione il patto scellerato con Di Masciâ€- proseguono i quattro- “l’ex consigliere Regionale Gerosolimo iscriverà il suo nome nel guinness dei primati, per aver licenziato, anzitempo e consecutivamente, ben cinque sindaci negli ultimi diciassette anni: singolare primato per un soggetto che, nello stesso tempo, oltre a caratterizzarsi come un metodico e seriale demolitore e profanatore delle istituzioni, non è riuscito a produrre nulla di buono per la città di Sulmona e per il territorio che gravita su di essaâ€. La minoranza quindi non offre la sponda e continua la “psicosi del primo passoâ€. Le indiscrezioni in queste ore si rincorrono. C’è chi sostiene che sarà proprio Gerosolimo a defenestrare il sindaco, sua “creatura†politica, e chi ritiene che alla fine toccherà ai dimasciani sfiduciare l’ormai quasi ex alleata, forse attraverso una mozione e un nuovo Consiglio straordinario. Chissà che alla fine non saranno entrambi a mandare a casa la Casini per giocarsi insieme una nuova campagna elettorale che veda l’ex assessore in campo in prima persona. Il sindaco, dal canto suo, resta al suo posto. Per il ritorno alle urne già a primavera c’è tempo fino al 21 febbraio.
Andrea D’Aurelio