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SULMONA – Pronto soccorso senza un direttore e da qualche giorno senza un responsabile pro tempore. Nel bel mezzo di un’estate calda per la sanità, con la carenza di personale che arriva ai massimi storici, la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila deve procedere alla nomina del responsabile del pronto soccorso dopo il collocamento a riposo di Maria Grazia Maiorano, già direttore del presidio e all’indomani della rinuncia di Gabriella Ciacchi che era stata designata come responsabile pro tempore ma nei giorni scorsi ha presentato la lettera di dimissioni. Un passaggio prettamente procedurale che però deve essere fatto in fretta dal momento che il pronto soccorso conserva un ruolo nevralgico all’interno del presidio ospedaliero, senza contare che la stessa azienda sanitaria deve avviare le procedure concorsuali per il reclutamento di un nuovo Direttore. Nelle scorse settimane il Tribunale per i diritti del Malato, per il tramite del coordinatore Catia Puglielli, aveva diffidato Asl e Regione ad attivare immediatamente le procedure concorsuali per rimpiazzare il posto da responsabile al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dopo la cessazione del rapporto di lavoro della dottoressa Maria Grazia Maiorano che è stata collocata a riposo per raggiunti limiti d’età. La Asl 1 sta procedendo quindi alla nomina del responsabile pro tempore in attesa del via libera della Regione per indire il concorso. Ma questo modus operandi non va giù al Tdm. Le procedure concorsuali devono essere attivate per tempo. Al pronto soccorso la carenza di personale resta irrisolta e rischia di aggravarsi ancor di più sotto il periodo estivo. Al momento sono in servizio solo cinque medici, di cui uno in ferie, su una pianta organica che ne dovrebbe contenere dodici. Come pure mancano all’appello diversi infermieri. Nella mappa delle carenze rientra anche il reparto di oncologia con una sola unità in servizio e un’altra che dà manforte per dieci ore settimanali. Un altro medico arriverà a breve con un contratto però a tempo determinato. Personale carente anche nei reparti di pediatria, medicina e neurologia dove l’assenza di un tecnico ha creato il blocco delle polisonnografie e degli elettroencefalogrammi. Prenotazioni bloccate anche nell’ambulatorio di reumatologia mentre a ortopedia è andato in pensione il Direttore Lino Cavasinni e anche in quel caso Regione e Asl, nonostante la sollecitazione che era arrivata dalla consigliera regionale Marianna Scoccia, non hanno ancora bandito il concorso. Insomma servono interventi urgenti per rilanciare la sanità. Programmazione e classificazione sono le due parole magiche sulla bocca di tutti ma i problemi concreti si scontrano con la quotidianità. Questa sconosciuta.

Andrea D’Aurelio

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