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SULMONA – Effetto Genova per tutti i ponti ricadenti nel territorio comunale di Sulmona. Il Ministero delle Infrastrurre e dei Trasporti, dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi, ha inviato una circolare a tutti i comuni chiedendo una schedatura delle opere costruite, per verificare la possibilità di eseguire tutta una serie di verifiche ma anche operazioni di restyling. A Sulmona a finire sotto la lente d’ingrandimento è stato il ponte Capograssi, il primo a subire l’effetto Genova, con il divieto di sosta disposto con ordinanza sindacale e l’avvio di uno studio di vulnerabilità strutturale che sarà affidato a un pool di tecnici dell’Università dell’Aquila nei prossimi giorni. D’altronde l’opera è stata progettata da Riccardo Morandi, lo stesso ingegnere che ideò il ponte crollato a Genova. Ma le verifiche, dopo la sollecitazione del Ministero, sono scattate anche sulle altre infrastrutture. Si tratta del ponte San Panfilo, ponte di Santa Liberata (via Fiume), ponte di via Gorizia e il ponte di viale della stazione. Da Palazzo San Francesco dovranno quindi elaborare un report dove indicare la data di costruzione delle singole opere e lo stato attuale dell’infrastruttura per poi concordare con il Ministero i singoli interventi. “Si tratta di un censimento che abbiamo avviato dopo la lettera del Ministero”- spiega il vice sindaco e assessore comunale ai lavori pubblici Nicola Angelucci- “tutti i ponti saranno schedati per raccogliere i dati e mettere nero su bianco in una relazione”. Finalmente quindi si lavora sul fronte della prevenzione.

Andrea D’Aurelio

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