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SULMONA – E’ terminata ieri mattina la visita ispettiva del Ministero nella sede del Parco Nazionale della Majella. Gli ispettori hanno lasciato l’Abbazia Celestiniana dopo quattro giorni di verifiche e controlli che sono incominciati lunedì scorso. Ci sono volute quasi 96 ore agli ispettori per acquisire faldoni di carte e documentazioni. Un’ispezione insomma che, al contrario di come qualcuno voleva far credere, non è passata e non poteva passare in sordina. Che qualcosa si stava muovendo si era capito già lunedì pomeriggio quando gli uffici sono rimasti aperti al di fuori dell’orario stabilito. Poi il blitz del Ministero è andato avanti per tutta la giornata di martedì. Sembrava finita e invece sono serviti altri due giorni al Ministero per acquisire atti e documenti che al momento non si sa ancora a cosa serviranno. L’ispezione dei funzionari potrebbe quindi essere legate agli ultimi esposti presentati dall’Usb sulla gestione dell’ente come pure all’interrogazione presentata dalla senatrice pentastellata, Gabriella Di Girolamo, che attende ancora una risposta formale. Facile pensare che il Ministero si sia recato sul posto per verificare la situazione. Oltre alla gestione del Parco c’è in ballo anche la convenzione tra il Parco Sirente-Velino e il Parco Nazionale della Majella. Ammesso che tutte le osservazioni presentate negli ultimi giorni abbiano delle basi solide sulle quali appoggiarsi e soprattutto risultino fondate. Nelle prossime ore tutto dovrebbe essere più chiaro. Quello che è certo che per il Parco Majella sono stati giorni un pò concitati. Nulla fuori dal normale perchè un’ispezione non è nient’altro che un accertamento più accurato. Ma è chiaro che non si può far finta che non sia successo nulla.

Andrea D’Aurelio

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