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SULMONA – Quelli nati sotto la colonna sonora di Raf “Cosa resterà di questi anni ottanta”. Quelli che sono quasi adulti ma in realtà ancora giovani perché la cifra tonda dei trent’anni arriverà solo nel 2019. Sono i sulmonesi nati nel 1989 che ieri si sono ritrovati in un locale della frazione Torrone di Sulmona per il raduno sotto Natale. Un vero e proprio “miracolo” di questi tempi visto che la tendenza è quella di evadere dalla città e dal territorio per realizzarsi dal punto di vista personale e professionale. E’ proprio quello che hanno fatto i quasi trentenni, almeno la maggior parte, che hanno trovato lavoro a Roma piuttosto che in Inghilterra. Distanze e chilometri si sono quindi accorciati per ritrovarsi a tavola e ricordare gli anni del liceo o delle superiori, dei compiti in classe e delle gite scolastiche, con l’auspicio di rivedersi il prossimo anno per la mega festa dei trent’anni. E nel bagaglio dei ricordi si incrociano anche le tematiche attuali. Dalla sede del Liceo Classico di piazza XX Settembre che è ancora chiusa dal sisma del 2009 e quelli del 1989 sono stati gli ultimi liceali a sostenere l’esame di stato nello storico edificio, fino ad arrivare all’istituto De Nino-Morandi che proprio in queste settimane attende l’ok per il rientro in città. Il Natale quindi ha presentato il rovescio della medaglia. Se molti per studiare e realizzarsi partono da Sulmona per migrare in altre località, ieri è avvenuto l’esatto contrario. Si torna in città, in quella Sulmona dove i quasi trentenni sono cresciuti e hanno vissuto infanzia e adolescenza. Almeno per una sera il sogno è diventato realtà.

Andrea D’Aurelio

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