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SULMONA – Il partito democratico “salva” l’amministrazione Casini. Nessuno dei consiglieri dem era presente questa mattina alla commissione congiunta a Palazzo San Francesco. Nonostante il voto contrario del capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue, i piani complessi sono passati. Ma l’assenza del gruppo consiliare del Pd non è passata inosservata, soprattutto in sede di votazione. Sono otto in totale i voti favorevoli e sei i contrari. Con il voto contrario del Pd la maggioranza sarebbe andata sotto, ammesso e non concesso che la contrarietà si sarebbe poi manifestata. E’ stata una “delusione” per i consiglieri Mauro Tirabassi e Maurizio Balassone. In una conferenza stampa a margine della commissione entrambi hanno manifestato lo sdegno e il sospetto per l’atteggiamento del Pd. A stretto giro chiederanno quindi un vertice di minoranza per analizzare la situazione e guardarsi in faccia. “Io avevo avuto precise rassicurazioni questa mattina. Sarò molto freddo in questo incontro, soprattutto con il consigliere anziano”- ha esordito Balassone mentre ci va con i piedi di piombo la consigliera Elisabetta Bianchi che per il momento chiede le dimissioni di Annamaria Casini come assessore all’urbanistica. “L’ho fatto questa mattina in commissione e lo farò venerdì in Consiglio”- ha esordito la Bianchi- “nei piani integrati non c’è una visione complessiva della città e sarà operata una sorta di deportazione del tessuto sociale del centro storico in periferia. Il sindaco dica chiaramente dove vuole portare questa città”. A perorare la causa anche gli altri colleghi di minoranza ma anche il capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue, che ha confermato il suo voto contrario spiegando che “i piani complessi fanno riferimento al 2011 e la politica di allora non è quella di adesso e nemmeno si ravvede uno sviluppo urbanistico complessivo della città”. A difendere i piani complessi e il sindaco Annamaria Casini, oltre a Ramunno che lo aveva già fatto a Onda Tg giorni addietro, ci hanno pensato le consigliere Deborah D’Amico e Roberta Salvati ma anche Angelo Amori, con carte alla mano, spiegando che non si poteva rimanere fermi al 2011. “Sospetto che i consiglieri di minoranza nemmeno si siano letti il regolamento”- incalza la D’Amico. Il sindaco Casini non ci sta a passare come colei che non pensa al centro storico e ricorda che i piani complessi “consentiranno l’avvio di nuovi cantieri in aree ritenute inedificabili anche se in zone urbanizzate. Questo consentirà un beneficio nel settore dell’edilizia che potrà riprendersi da un momento delicato”. Ma il sindaco ha annunciato anche la revisione del Prg ed entro Natale potrebbe esserci un incontro con il progettista che ha depositato una proposta di piano. I piani integrati intanto, dopo il placet della commissione e grazie all’assenza del Pd sono passati, per approdare prima in Giunta e poi in Consiglio Comunale.

Andrea D’Aurelio

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