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SULMONA – “Se si va a considerare che dal 2014 al 2018 l’indennità percepita dall’assessore regionale si è aggirata attorno ai 730 mila euro lordi, la sua condotta è ancor più inaccettabile: ogni delibera è costata quasi 21 mila euro! Uno stipendio annuale, per chi ce l’ha!”. Il nuovo attacco all’ex assessore regionale alle aree interne, Andrea Gersolimo, arriva dal Pd di Sulmona che con una nota riapre la vertenza del lavoro delle aree interne e ritiene responsabile proprio Gerosolimo del declino del territorio. “Nessuna di quelle delibere – continua il Pd – più burocratiche che di vero e proprio indirizzo come si converrebbe a chi si ritiene un politico, hanno riguardato la Valle Peligna ed i suoi giovani costretti a farsi mantenere dalle famiglia nonostante una laurea, oppure ad emigrare. Nessuna di quelle delibere ha riguardato quelli che il lavoro l’avevano perso a seguito delle continue chiusure delle aziende peligne. Nessuna di quelle delibere ha riguardato perciò il problema più grave che attanaglia ogni famiglia del nostro territorio e non solo: la mancanza di un lavoro”. Un attacco duro che ha provato la reazione di Gersolimo  su facebook. L’ex assessore definisce “scriteriato” l’attacco del Pd, postando le tabelle che indicano risorse e investimenti per il territorio. “Risorse per le quali ringrazio ancora una volta Luciano D’Alfonso, militante del medesimo partito di questi personaggi”- ribatte Gerosolimo. Il Pd, tornano sui problemi del lavoro e dello spopolamento, sostiene che “ l’unica strada percorribile per affrontare le problematiche del Territorio Peligno è la mobilitazione generale pensando che di fronte alla gravissima crisi nella quale esso versa, ormai da decenni, c’è bisogno di unità e determinazione da parte di tutti (forze politiche, culturali, sindacali, degli imprenditori, dei professionisti, degli studenti, dei disoccupati, ma ad una condizione : i detrattori di questo territorio e i loro ‘valletti’, quelli che hanno pensato a sé e non ai bisogni della gente, quelli che hanno percepito e percepiscono compensi stratosferici senza produrre nulla che non sia – a tacer d’altro – povertà e divisione, stiano lontano, molto lontano da questo percorso che avrebbero dovuto e potuto intraprendere in prima persona e che invece hanno scelto e scelgono di non farlo. Il PD locale, provinciale e regionale si impegnerà a riprendere la vertenza lavoro della Valle Peligna anche con il Governo nazionale ed aprirà un confronto con tutte le forze politiche e sociali che avvertono la grave emergenza”.

Andrea D’Aurelio

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