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SULMONA – Revocare ‘l’esilio’ per Ovidio, riconoscendo a distanza di oltre duemila anni la riabilitazione dello storico poeta, autore delle Metamorfosi, bandito da Roma da Augusto. Questo l’obiettivo di una mozione, presentata dai consiglieri del M5S in Campidoglio, che “impegna la sindaca, la sua giunta e l’assessore competente a promuovere ogni utile iniziativa affinché si proceda all’adozione dei necessari provvedimenti per recepire la sentenza di assoluzione e revocare la ‘relegatio’ a Publio Ovidio Nasone riconoscendo la riabilitazione del poeta e restituendo allo stesso la libertà, la dignità civica e l’arte universale – si legge nel documento che dovrebbe essere votato in Aula in settimana -, nonché al coinvolgimento delle nuove generazioni alla conoscenza del percorso di vita del poeta al fine di favorirne la partecipazione attiva alla cerimonia di assoluzione”. Nel testo si ricorda che “la città natale di Ovidio, Sulmona, per rendere giustizia al suo figlio più illustre si è fatta promotrice di due processi, il primo in primo grado celebrato davanti a una corte di insigni latinisti il 10 dicembre 1967 ed il secondo, in appello, celebrato il 9 dicembre 2011 davanti a una corte di giuristi. In entrambi i giudizi Ovidio è stato assolto dai capi di imputazione a lui contestati. La riabilitazione di Ovidio è stata auspicata già da anni, ultimamente, nel 2011, con un processo promosso dal Rotary Club di Sulmona, ideato e scritto dal compianto professore Giuseppe Martocchia, docente di Lettere nel Liceo Classico Ovidio, dal professore Raffaele Giannantonio e dalla professoressa Palma Crea Cappuccilli, già docente nel Liceo Classico Ovidio.L’ultima sentenza di assoluzione è stata recepita all’unanimità dal Consiglio Comunale di Sulmona che nel 2012 l’ha trasmessa all’Assemblea Capitolina di Roma affinché venisse recepita e ne fosse data attuazione.

Andrea D’Aurelio

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