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SULMONA – Con quattordici voti a favore e due schede bianche, il Consiglio Comunale di Sulmona ha proceduto all’elezione del Vice Presidente dell’assise civica nella persona del consigliere comunale ed ex sindaco, Bruno Di Masci.  L’indicazione è arrivata dal capogruppo ex PD, Antonio Di Rienzo,  che era uno dei candidati a ricoprire l’incarico istituzionale assieme alla consigliera comunale, Deborah D’Amico. Stando al regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, il Vice Presidente non può far parte delle stesse liste del Presidente del Consiglio Comunale. Da qui l’elezione che è avvenuta nel gruppo dei dimasciani, eletti originariamente nella fila dell’opposizione. L’elezione di Bruno Di Masci, stando alla rinuncia di Di Renzo, è stata quindi una scelta obbligata.  L’ex sindaco si ritrova a ricoprire il ruolo di Vice Presidente, ancora con il simbolo del Pd, nonostante la lettera della Segreteria provinciale del partito che avvisava il Presidente del Consiglio di non autorizzare più i tre consiglieri ad agire in nome e per conto del Pd in aula.  L’attuale compagine del circolo locale commissariato ha annunciato di adire le vie legali, con un esposto in Procura, per far sparire il simbolo dal Consiglio e dalle commissioni. La votazione è avvenuta dopo la surroga del consigliere comunale Fabio Ranalli e il conseguente insediamento sui banchi dell’assise di Claudia Fauci, seconda dei non eletti, entrata in Consiglio dopo la rinuncia del primo dei non eletti Simone Tirimacco. Ma la seduta si è aperta in ritardo per mancanza del numero legale e per la lite sui posti da occupare in aula. È stato il Consiglio che ha segnato il ritorno in aula della consigliera Roberta Salvati che ha dichiarato la sua apparenza alla minoranza, sedendosi vicino al consigliere Perrotta dopo il diverbio con il consigliere Di Masci sul posto da occupare. Uno “spettacolo” che  ha preceduto l’avvio dei lavori consiliari e che è stato stigmatizzato dai consiglieri Pingue e Ramunno . Il “teatrino” quindi stufa la città ma anche gli addetti ai lavori.  Si sta procedendo ora al riconoscimento dei debiti fuori bilancio prima della discussione delle interrogazioni e dell’approvazione del bilancio consolidato.

Andrea D’ Aurelio

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