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SULMONA – “La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai c’è la certezza che, fra le vittime, c’è l’italiana Fabrizia Di Lorenzo”. E’ stato il Ministro Angelino Alfano, poco dopo mezzogiorno, a spegnere le speranze. Fabrizia non ce l’ha fatta. Un’altra vittima della crudeltà umana nel cuore di Belrino. “Mamma, papà vado ai mercatini a prendere un regalo”. Queste le ultime parole, al telefono con i genitori, della 31 enne sulmonese. Poi il vuoto assoluto e un silenzio assordante. Il telefono sul luogo della tragedia, la chiamata alla Farnesina della famiglia grazie ai Carabinieri di Sulmona e il viaggio della speranza di Gaeatano, Giovanna e Gerardo, i genitori e il fratello di Fabrizia. La ragazza è una delle tante giovani che sognavano la normalità, un ennesimo cervello in fuga. Laureata all’Università La Sapienza di Roma in mediazione linguistico-culturale, dal 2009 al 2012 ha preso una laurea specialistica in Relazioni internazionali e diplomatiche a Bologna. Poi l’esperienza dell’Erasmus in Germania dove ha imparato il tedesco (come l’inglese) in maniera perfetta, e nel 2007 un periodo di lavoro a Vienna. Dopo le lauree lavorò per 6 mesi, fino al settembre 2012, in Italia; poi il trasferimento a Berlino, dove si trovava bene ed aveva trovato un lavoro. Un’intera città versa nello sconforto in attesa di riabbracciare, si fa per dire, Fabrizia. Ancora incerti i tempi del rientro della salma in Italia e la data dei funerali. Per Sulmona comincia un Natale di dolore.

Andrea D’Aurelio

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