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SULMONA – “Un uragano di energia, vitalità e allegria”. Così gli amici più cari definiscono Remo Di Marco, il 63 enne di Sulmona, morto ieri in un tragico incidente stradale a Innsbruck. Quella che per tutti doveva essere una gita fuori porta, ai mercatini di Natale, si è trasformata in una vera e propria tragedia. Sulmona è sotto shock come del resto il piccolo centro di Pescocostanzo. Almeno una novantina di persone del paese sono in Austria, ancora scosse per l’accaduto, per un tragico incidente che sicuramente non dimenticheranno. Cinquanta di loro viaggiavano a bordo del bus che si è andato a schiantare contro il guard rail e il camion. Le altre erano a bordo di un altro pullman. “E’ una brutta storia. Mi dispiace per l’autista di Sulmona perché non c’è più”- è stato il commento del sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, appena appresa la notizia. Sciullo si è messo subito in contatto con i suoi concittadini. Il ricordo di Remo, ex agente penitenziario e autista, rimbalza nelle piazze della città e sui social. “Mancherai a tutti noi dell’edicola con la tua spensieratezza, la tua giovialita’, la tua simpatia, il tuo modo di stare con gli amici. Ci mancherà soprattutto la tua risata coinvolgente”- scrivono quelli di piazza Del Carmine. C’è chi lo ricorda come l’arbitro dei tornei che rimane nel cuore e chi, passeggero a bordo di un viaggio, ha condiviso con lui tanti momenti. Mentre in città lo sgomento e il ricordo tengono banco, ad Innsburck vanno avanti gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente stradale. Di Marco era alla guida del mezzo ieri mattina fino a quando, dopo aver avvertito un lieve malore, ha chiesto il cambio a un collega. Tutto stava filando liscio fino all’impatto con il guardrail per evitare un camion.  Una “botta” che è risultata fatale per il 63 enne che viaggiava a bordo e che, stando ai primissimi riscontri, avrebbe battuto la testa contro il parabrezza.  La morte quindi sarebbe riconducibile al trauma riportato. La magistratura austriaca dovrà ora decidere se eseguire o meno l’esame autoptico per sgomberare il campo da ogni dubbio. Stando alla ricostruzione della Polizia il giovane conducente sarebbe stato costretto a una manovra improvvisa per schivare un’auto che si sarebbe frapposta fra il bus e un camion che era in circolazione. Inevitabile lo scontro contro il guardrail. Al termine dei rilievi di rito, gli agenti austriaci hanno restituito il bus alla proprietà della ditta e non hanno revocato la patente di guida al giovane autista, il che lascia pensare che le responsabilità del sinistro potrebbero ascriversi anche agli altri automobilisti in transito. I passeggeri, nel frattempo, stanno rientrando a Pescocostanzo dal momento che è stato richiesto l’intervento di un bus sostitutivo dalla proprietà. A distanza di qualche giorno, dopo la morte del Maresciallo Cicone, un’altra tragedia investe la città di Sulmona. Se ne va un grande amico, un grande sportivo, un grande autista. E il dolore, in questi casi, non può che essere altrettanto grande.

Andrea D’Aurelio

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