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SULMONA – Sono 1295 gli stranieri residenti sul territorio comunale di Sulmona. Non pochi per un Comune che conta più di 24 mila abitanti. Il consuntivo arriva dal quindicinale di Zac anche se il numero, tenendo conto della normativa per l’acquisizione della cittadinanza italiana, potrebbe aumentare fino a 2500. Chi acquisisce infatti la cittadinanza italiana la può assegnare anche i figli minori. Lo straniero che compie il diciottesimo anno di età ha un anno di tempo per presentare la richiesta agli uffici preposti mentre più complesse sono le disposizioni relative ai matrimoni. La coppia straniera che conviene in nozze acquista la cittadinanza italiana dopo due anni di convivenza, in caso di figlio minore a carico dopo un anno. E la presenza degli stranieri ha spinto anche gli amministratori e le istituzioni a pianificare una serie di misure e interventi nell’ottica dell’integrazione e dell’inclusione. E’ il caso, ad esempio, del progetto di mediazione culturale adottato nelle scuole per far sentire a casa chi arriva dall’estero. “Le somme sono esigue ma è comunque una forma di attenzione prevista nel piano sociale distrettuale peligno”- ha rimarcato l’assessore comunale alle politiche sociali Mariella Iommi. Ma gli stranieri possono accedere anche alla Carta Rei, reddito d’inclusione, che dal 1 gennaio 2018 ha sostituito il Sia. Una misura che si estende a famiglie con valore Isee non superiore ai 6mila euro, indicatore Isre non superiore ai 3 mila euro, patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non superiore ai 20mila euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro. Ma non si può dire che quella degli stranieri sia solo una presenza passiva. Basti pensare all’associazione Ovidiu, che raduna i rumeni presenti in città, che ha dato vita a mostre e interessanti conferenze per celebrare il Bimillenario della morte del sommo poeta Ovidio. Incarichi di rilievo sono ricoperti proprio dai sulmonesi di adozione. Basta farsi una passeggiata per il centro storico per constatare come, ad esempio, anche alcuni sacerdoti colombiani e argentini guidano le principali parrocchie di Sulmona. Una presenza, quella degli stranieri, da valorizzare e non temere. Sulmona da loro riceve dopo aver dato.

Andrea D’Aurelio

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