banner
banner

SULMONA – Spunta una piccola “discarica” all’interno del De Nino-Morandi, il plesso scolastico sulmonese, chiuso dal 17 ottobre 2014 dopo il sequestro della Finanza dell’Aquila per presunti lavori sbagliati post sisma. La struttura è diventata la terra di nessuno dal momento che versa nel più totale degrado e in pieno abbandono. In queste ore sono i residenti della zona a gridare allo scandalo, mentre le foto dello scempio corrono sui social. La parte dell’edificio che incrocia il semaforo di via Cornacchiola è diventata una vera e propria pattumiera con bottiglie di plastica, lattine di bibita fazzoletti di carta, flaconi di medicinali e ciabatte abbandonate. Uno spettacolo indegno per cittadini e turisti. Nel 2015 la Provincia dell’Aquila eseguì degli interventi sul cortile, tagliando anche l’erba. Ora l’edificio è di nuovo nel degrado mentre si allungano i tempi per il rientro degli studenti. La Provincia, d’accordo con il Comune di Sulmona, sta portando avanti l’accordo con il Provveditorato alle Opere Pubbliche che sarà soggetto attuatore dei lavori di adeguamento o miglioramento sismico. Una soluzione che non piace al comitato degli ex docenti che ha chiesto recentemente un nuovo incontro al Presidente De Crescentiis, spingendo il piede sull’acceleratore, prendendo in considerazione il progetto degli imprenditori della società Afi. E intanto il tempo scorre con la scuola che resta chiusa e l’inciviltà che regna sovrana.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento